Case popolari, cantieri dal 2 gennaio in dieci palazzine Ater all'Arcella. Tutti gli altri complessi in ristrutturazione

L'assessora Francesca Benciolini fa il punto sui lavori in corso negli alloggi pubblici della città. A partire dai 64 di via Cabrini

Case popolari, cantieri dal 2 gennaio in dieci palazzine Ater all'Arcella. Tutti gli altri complessi in ristrutturazione
PADOVA - Al via il 2 gennaio i lavori di ristrutturazione delle case popolari di via Santa Cabrini all'Arcella. Ad annunciarlo è stata ieri (21 dicembre) l'assessora alle politiche...

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PADOVA - Al via il 2 gennaio i lavori di ristrutturazione delle case popolari di via Santa Cabrini all'Arcella. Ad annunciarlo è stata ieri (21 dicembre) l'assessora alle politiche abitative Francesca Benciolini che, martedì scorso in Giunta, ha fatto approvare il progetto esecutivo dell'intervento.

«Il complesso popolare in questione è di proprietà dell'Ater - ha spiegato Benciolini - ed è composto da 10 palazzine dove sono presenti 64 appartamenti. Alloggi che da tempo sono vuoti, in quanto i vecchi residenti sono stati trasferiti altrove. Il progetto di recupero era stato inizialmente inserito all'interno del Pinqua, ossia il Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare. Poi, però, è stato finanziato dal Pnrr».

 

Le cifre e gli interventi

«Stiamo parlando di un investimento da 8,5 milioni di euro. Di questi 6,9 sono stati messi a disposizione dal Comune che ha beneficiato dei fondi europei e 1,5 milioni dall'Ater - ha aggiunto - il cantiere si aprirà il 2 gennaio e dovrà chiudersi entro la fine del 2025».

Un intervento che prevede la realizzazione del cappotto termico, il rifacimento dei tetti con la predisposizione di pannelli solari, il rifacimento completo degli impianti idro-termo-sanitari, l'adeguamento dell'impianto elettrico e l'abbattimento delle barriere architettoniche al piano terra.

 

Le polemiche

«In questi mesi sono state sollevate alcune polemiche sull'intervento - ha detto ancora l'assessora facendo indirettamente riferimento al consigliere leghista Ubaldo Lonardi -, è stato detto che sarebbe stato meglio abbattere le palazzine e poi ricostruirle. Su questo, in linea di massima, sarei anche d'accordo. C'è, però, un problema. Un'operazione di questo tipo sarebbe costata 12 milioni di euro e questi soldi noi non ce li abbiamo».

Anche se lo stabile è di proprietà dell'Ater, per 15 anni i 64 appartamenti, una volta ristrutturati, saranno gestiti da Palazzo Moroni.

 

Gli altri luoghi da riqualificare

Benciolini, però, è impegnata anche su altri fronti come per esempio l'ex centro anziani di via Callegari a San Carlo, ossia l'ex casetta Berta (anche questa di proprietà dell'Ater). Un immobile che nel 2019 è stato occupato dal collettivo Catai e successivamente sgomberato. «Il vecchio stabile è già stato abbattuto - ha concluso l'assessora - al suo posto sarà realizzata una struttura residenziale composta da due appartamenti che sarà messa a disposizione di persone con disabilità».

Grazie ad un "pacchetto" da 18 milioni di euro, di cui fa parte anche il progetto di via Cabrini, in questi anni i restauri e l'efficientamento energetico hanno riguardato una serie di alloggi pubblici presenti in città. Tra quelli in corso vanno ricordati quelli di via Armistizio (800mila euro), di via Ceron (675mila euro) e via Pizzamano (720mila euro). Di particolare importanza sono poi i lavori al complesso popolare di via Stella al Portello che riguardano 30 alloggi. In questo caso l'investimento è di oltre 2,2 milioni di euro.

Lo scorso giugno, intanto, la Giunta ha approvato 500mila euro di investimenti per il riatto di altri appartamenti destinati all'edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale.

Infine, sono 580 gli alloggi interessati dal Superbonus in 71 palazzine, di cui la maggior parte occupati e questi interventi sono stati possibili grazie all'importante collaborazione con Ater e con Hse, un partenariato pubblico-privato che ha permesso di raggiungere l'obiettivo attraverso lavori diversi, dal cappotto al cambio dei serramenti, a seconda dello stato degli alloggi.
 

 

 

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Il Gazzettino