Borseggiatori e mendicanti nelle case Ater occupate abusivamente

Borseggiatori e mendicanti nelle case Ater occupate abusivamente
MESTRE - Negli anni del boom di Airbnb, trasformare il proprio appartamento in un bed & breakfast è quasi una prassi comune. Se però la casa in questione...

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MESTRE - Negli anni del boom di Airbnb, trasformare il proprio appartamento in un bed & breakfast è quasi una prassi comune. Se però la casa in questione è un alloggio popolare occupato abusivamente, e se la clientela non è composta da turisti in cerca di una sistemazione a buon mercato, ma da borseggiatori professionisti e mendicanti, allora la questione cambia drasticamente. Tanto da far scattare lo sgombero: ieri mattina alle 8, i tecnici dell'Ater e gli agenti della polizia di Stato, contattato dai cittadini, hanno scoperto un vero e proprio hotel della malavita. 


 
SEGNALAZIONE
Dei due appartamenti, uno era vuoto. Nel secondo, invece, undici giacigli, immondizia, allacci abusivi di ogni tipo alla rete elettrica per garantire una copertura efficiente (e gratuita). «Era da un po' che i condomini li tenevano d'occhio - spiega Giorgio Rocelli, presidente del comitato del rione - martedì sera avevamo sentito delle urla. Avevamo intuito che ci fossero stati problemi sui pagamenti delle stanze». All'arrivo degli uomini in divisa, due degli occupanti (parrebbe bulgari) sono fuggiti evitando, quindi, di farsi trovare all'interno dell'appartamento. «Hanno preso un bagaglio, il minimo indispensabile - continua Rocelli - e sono scappati. Nella casa, oltre ai letti a castello, c'erano generi alimentari scaduti e bombole del gas prive di ogni norma di sicurezza. Capite la preoccupazione dei residenti? Che cosa sarebbe potuto succedere lì dentro?» 

«ALLOGGI TRAMANDATI»
Insieme al personale dell'Ater e della polizia, anche l'assessore alla Sicurezza Giorgio D'Este. «Quello - dice - è un condominio che è stato colpito diverse volte negli ultimi tempi. Da anni tramandato da abusivo in abusivo. Negli ultimi tempi, peraltro, i titolari davano ospitalità, pensiamo ovviamente a pagamento in una qualche forma di subaffitto, le stanze ad altri personaggi che avevano bisogno di un pied a terre a Venezia. E non certo per attività lecite». Borseggiatori, in primis. Ma anche i mendicanti e i porter abusivi del ponte di Calatrava. Un rifugio alternativo, quindi, agli scomodi bivacchi sotto ai cavalcavia. Bivacchi, peraltro, bersagliati in questo periodo dai continui sgomberi della polizia locale. «Noi non smetteremo di vigilare sul nostro rione - conclude Rocelli - ci sono 140 iscritti al gruppo di controllo di vicinato: è questa la nostra videosorveglianza, quando avviene qualcosa di strano viene segnalato praticamente in tempo reale». 

LE ALTRE SITUAZIONI

Il rione Pertini non è una realtà isolata. Dalle Vaschette di Marghera al Circus a Chirignago: quella delle occupazioni abusive è una grana costante per Ater e Comune. «In certi casi è più difficile operare, soprattutto in presenza di minori - spiega D'Este - ma ci siamo dati dei termini: entro pochi mesi ci auguriamo di riuscire a liberare tutte le realtà al di fuori delle regole. Questo problema esiste e mette in difficoltà i residenti, insisteremo per risolverlo in tempi brevi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino