Casale sul Sile, alunni gratis sul bus per salvare le scuole di periferia

Casale sul Sile, alunni gratis sul bus per salvare le scuole di periferia
CASALE SUL SILE - Scuolabus gratuito per le famiglie di Casale che hanno deciso di iscrivere i loro figli nelle elementari delle frazioni di Lughignano e Conscio,...

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CASALE SUL SILE - Scuolabus gratuito per le famiglie di Casale che hanno deciso di iscrivere i loro figli nelle elementari delle frazioni di Lughignano e Conscio, consentendo così l’allestimento di due nuove prime in vista di settembre. L’ottimizzazione dei plessi passa anche per una ridistribuzione. Alunni “in trasferta”, insomma, per salvare la scuola. A Casale sul Sile ha funzionato. Le elementari trevigiane contano sempre meno alunni. Nel prossimo anno scolastico in tutta la provincia ce ne saranno 738 in meno rispetto ad oggi. Il rischio è quello di dover chiudere dei plessi proprio per la mancanza di bambini. A Casale, però, hanno trovato una soluzione, almeno per il momento. La situazione è stata sbloccata grazie all’intervento della giunta del sindaco Stefania Golisciani che negli ultimi giorni disponibili per le iscrizioni ha assicurato lo scuolabus gratuito per le famiglie di Casale disposte a mandare i propri figli nelle scuole Marco Polo di Lughignano (dove già quest’anno non è partita nessuna prima) e Berto di Conscio, che rischiavano di rimanere sotto al limite minimo di 15 alunni, indispensabile per poter creare nuove classi prime. E l’iniziativa del Comune ha dato frutti immediati.

IL SALVATAGGIO

Una decina di famiglie di Casale ha iscritto i figli tra Conscio e Lughignano. In questa ultima, tra l’altro, è stato attivato anche l’indirizzo musicale, in linea con quello già attivo nelle scuole medie Gramsci. «Sono arrivate una decina di nuove iscrizioni – conferma Celestina Segato, vicesindaco e assessore alla scuola – un numero sufficiente per far partire le classi prime anche nelle frazioni». Il problema a Casale non sta tanto nel numero totale di bambini. Nel capoluogo non mancano. Nelle frazioni, però, la situazione è diversa. Nello specifico, a livello comunale si contano in tutto poco più di 100 bambini nati nel 2017, cioè ormai prossimi a iniziare le elementari. Il punto è che 81 sono proprio di Casale e solo 11 di Lughignano e 12 di Conscio. L’idea dello scuolabus gratuito ha permesso di raggiungere almeno un parziale riequilibrio. Non è l’unica iniziativa avviata dai Comuni.

LA RICETTA DI SPRESIANO

Spresiano è uno dei paesi del trevigiano che è cresciuto di più negli ultimi dieci anni a livello demografico. Sono arrivati 632 nuovi abitanti, che hanno fatto salire il totale dei residenti da poco più di 11.600 a quasi 12.300 (+5,4%). E a quanto pare ha avuto il proprio peso anche la decisione del Comune di rimborsare le rette degli asili alle famiglie. La giunta del sindaco Marco Della Pietra ha infatti confermato in pieno il maxi-piano da oltre 600mila euro all’anno che rende gli asili di Spresiano quasi gratuiti per i residenti: il Comune rimborsa tra i 70% e il 100% delle rette pagate dalle famiglie con Isee fino a 60mila euro. A conti fatti, solo chi supera tale quota è chiamato a pagarsi la retta per intero. Anche per le parrocchie, come per gli altri centri infanzia di Spresiano, non è una garanzia da poco. «Abbiamo sviluppato politiche per la famiglia, anche dal punto di vista fiscale, in modo ampio – sottolinea il sindaco Della Pietra – oltre al rimborso delle rette degli asili, eroghiamo 200 borse di studio all’anno, il parziale rimborso per l’acquisto dei libri, i contributi per lo sport e così via». A livello più generale, però, gli asili sono in difficoltà. Solo pochi giorni fa la Fism di Treviso, la Federazione delle scuole materne paritarie, ha lanciato un appello ai sindaci: è necessario aumentare i contributi, altrimenti altre scuole dell’infanzia saranno costrette a chiudere. Non ci sono giri di parole. Rispetto all’anno scorso i costi sono aumentati del 30%. 

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Il Gazzettino