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CASTELFRANCO - «Temevo che venisse giù tutta la casa». Nelle parole di Marilena si avverte ancora lo spavento per il crollo della notte di lunedì, 4 aprile, nell'appartamento al secondo piano della palazzina al civico 7 di via Catalani. È stata lei ad aver assistito in diretta al cedimento di parte del soffitto in salotto, poco dopo aver aiutato il marito Giancarlo Marchesan a mettersi a letto. «Ho sentito uno strano rumore, sordo, continuo. Non capivo esattamente cosa fosse. Pensavo quasi ci fosse una festa, gente che ballava da qualche parte». In pochi attimi il disastro. «Di colpo è crollato tutto davanti ai miei occhi. Ho preso di corsa i canarini ed è caduta un'altra lastra proprio dietro di me. Ho urlato, avevo davvero paura che venisse giù tutta la casa». Marilena terrorizzata ha quindi subito preso il telefono per chiedere aiuto. «Non riuscivo a comporre il numero giusto. Volevo chiamare i pompieri, ma ho chiamato i carabinieri, poi alla fine ci sono riuscita».
I SOCCORSI
Alle 22.15 i vigili del fuoco sono intervenuti seguiti a ruota dai militari dell'Arma.
IL DESTINO
Oltretutto anche il fato ci ha messo lo zampino: «In genere mio marito va a letto più tardi delle 22.30, l'altra sera è stato un caso. Eravamo stati a cena fuori ed era stanco» spiega la moglie. Ogni tanto la coppia tende l'orecchio e anche i più innocui cigolii di casa continuano a sembrare spaventosi. «Non si può toccare nulla o viene giù tutto» conclude Marilena, indicando le barre sistemate per puntellare il soffitto.
Diana Tamantini
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Il Gazzettino