Frasi razziste e minacce contro Salvatore Valerio, primario di origini calabresi dell’unità di Urologia di Conegliano. La cartolina arrivata l’altro ieri...
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Il primario, 59enne nato a Crotone e laureatosi a Bologna, ha prima provato a sdrammatizzare. «Grazie per gli auguri – ha scritto sui social – sono commosso e perplesso: Venezia, città storicamente aperta alle culture e ai commerci, accomunata a un pensiero così culturalmente avanzato. Grazie di cuore e complimenti. Attendo altri saluti». Poi si è fatto più serio. «Avviso a tutti i ragazzi neolaureati o specializzati: prima di decidere dove andare a lavorare, leggete bene ciò che ho postato. È quello che vi aspetta». In queste ore Valerio sta valutando se presentare denuncia contro ignoti. Per Francesco Benazzi farebbe bene a farlo. «Quella cartolina è una cosa ignobile e squalificante – mette in chiaro il direttore generale dell’Usl della Marca – Il primario è qualificato e sempre disponibile con i pazienti. È molto preparato, ha la mia massima solidarietà. Immagino che si proceda con una denuncia, perché quanto accaduto è di cattivo gusto». Ieri Valerio ha ricevuto solidarietà anche da molti colleghi, sempre via social. A cominciare da Michelangelo Salemi, guida della direzione medica dell’ospedale di Conegliano: «Salvatore Valerio è un professionista e un uomo dal quale possiamo solo imparare». «Sono mille le emozioni che si affollano nella mente – è il messaggio di Piernicola Machin, componente dell’equipe di Anatomia patologica di Conegliano – prima rabbia, poi disgusto, ma quella che domina è la vergogna per le parole stupide, cattive e razziste, queste sì davvero sudicie fuori e dentro, come il loro idiota e vigliacco autore”. Infine, Vincenza Scarpa, urologa a Conegliano, oltre che sindaco di Susegana: «Questo è il livello di grettezza a cui si è arrivati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino