Caro vita, prestiti e mutui in picchiata e gli imprenditori stanno rinunciando ad investire. Ma arrivano 20 milioni per 7mila imprese

Caro vita, imprenditori in crisi
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TREVISO - «Dopo due anni di crescita, negli ultimi mesi notiamo un rallentamento delle richieste di mutui a medio lungo termine e qualche imprenditore purtroppo sta rinunciando ad investire». Claudio Alessandrini, direttore generale di CentroMarca Banca conferma i timori espressi da più parti: l'incertezza dovuta ai rincari dell'energia e delle materie prime, l'inflazione e, non ultimo, il rialzo dei tassi d'interesse deciso dalla Bce frenano gli investimenti e, di conseguenza, la domanda di credito da parte delle famiglie e ancor più delle aziende. Per contrastare questa tendenza fisiologica - in una fase in cui però occorrerebbe rafforzare la competitività per superare la nuova crisi - la bcc trevigiana - veneziana in collaborazione con i mandamenti Confartigianato di Treviso, Asolo Montebelluna e Castelfranco vara una linea di finanziamenti ad hoc: un plafond di 20 milioni di euro, a condizioni agevolate, rivolto alle circa 7mila imprese associate alle tre organizzazioni.

La flessione

Gli impieghi, spiegano da CentroMarca Banca, su base annuale restano in aumento, ma tra agosto e ottobre si è registrata una flessione delle richieste di prestiti: circa il 4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021, 260 pratiche, pari ad un valore intorno ai 7 milioni di euro, per due terzi attribuibili proprio a ditte artigiane. Numeri tutto sommato ancora contenuti rispetto ai flussi complessivi, tuttavia, se affiancati alle previsioni su scala nazionale di riduzione del Pil e incremento dei crediti deteriorati, rappresentano un segnale da non sottovalutare.

L'obiettivo

L'obiettivo dell'iniziativa, che coinvolge anche Veneto Garanzie, il confidi di Confartigianato, è preciso: «Non vogliano aggiungere debito, ma sostenere gli investimenti del nostro tessuto produttivo», conferma Alessandrini. In altre parole, il pacchetto salva artigiani da 20 milioni è destinato a finanziare acquisti di immobili, di macchinari e beni strumentali, di scorte, progetti per l'efficienza energetica e la sostenibilità, o altre operazioni collegate a contributi a fondo perduto e finanziamenti stanziati da Veneto Sviluppo e Regione. «Al di là delle risorse in senso stretto, che per questo plafond specifico sono ingenti, per i nostri associati sono essenziali anche la consulenza specialistica e il supporto affidabile che un partner come CentroMarca Banca può assicurarci - afferma Ennio Piovesan, presidente di Confartigianato Treviso -. Le nostre aziende si sono dimostrate molto resilienti, ma hanno bisogno di fare investimenti strategici, guardando al futuro. Al nuovo Governo chiediamo che i vari aiuti straordinari che sta mettendo in campo per imprese non siano esclusivamente emergenziali, bensì strutturali, programmati sul medio e lungo termine».

I nodi

Tra i comparti oggi più in difficoltà la filiera delle costruzioni: «Dimenticata e lasciata nel caos del superbonus e degli altri incentivi. A peggiorare la situazione, il caro bollette e i prezzi del gasolio, che vanno a danneggiare anche le aziende energivore vetro, ceramica, cemento, carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma plastica, alimentare e quelle legate ai trasporti», aggiunge Fausto Bosa, alla guida del mandamento di AsoloMontebelluna, proponendo fin d'ora una verifica sull'effettivo utilizzo da parte delle imprese tra un anno. E anche Maurizio Cattapan, leader dell'associazione di Castelfranco, insiste sull'opportunità da cogliere: «Non sole le imprese stanno facendo un'analisi energetica, ma devono spingere sull'industria 4.0 per adeguarsi ai nuovi standard produttivi. E per fare ciò servono risorse». Per l'accesso ai prestiti le imprese possono rivolgersi alle rispettive associazioni o direttamente a Cmb.

 

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Il Gazzettino