Caro gas, costi alla stelle: Murano spegne i forni delle vetrerie

La fornace di una vetreria
MURANO - Murano spegne di nuovo i forni. C'è chi ha...

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MURANO - Murano spegne di nuovo i forni. C'è chi ha già chiuso temporaneamente, in attesa che il costo del gas scenda, e chi ha ridotto il numero di forni. Fatto sta che per le vetrerie la situazione è gravissima. I rincari stanno mettendo in ginocchio l'arte vetraria dell'isola e se i ristori della Regione sono terminati ora la speranza è che si sblocchino presto quelli del Governo. «Umanamente ci auguriamo che si arrivi presto a un cessate il fuoco, comprendiamo che ci sono cose più gravi e complesse del nostro problema, tuttavia per tutto il sistema socio-economico muranese è difficile e stiamo rischiando che il futuro dell'arte del vetro venga compromesso». A parlare è il presidente del Consorzio Promovetro Luciano Gambaro, secondo cui le aziende stanno vivendo in una situazione di assoluta imponderabilità perché con questi prezzi non si può lavorare. «Il ristoro concesso dalla Regione Veneto su proposta dell'assessore Marcato è stato fondamentale per il prosieguo del nostro lavoro in questi mesi, ma il plafond di 3 milioni è terminato a febbraio e ora siamo in attesa di notizie dal Governo per gli altri 5 milioni, da dividere tra la ceramica e il vetro di Murano, messi a disposizione con la legge di Bilancio 2022 - spiega Gambaro - Ce ne stiamo occupando con l'aiuto di Confartigianato e Confindustria e speriamo di avere notizie al più presto. Altro obiettivo è il nuovo contratto di approvvigionamento gas metano, su cui stavamo lavorando ma la guerra ha bloccato tutte le offerte». Per le vetrerie artistiche, che tengono accesi i forni 24 ore su 24, i costi sono insostenibili e l'aumento del gas, che ha toccato il 600% in più, ha fatto schizzare i costi alle stelle. Tanto da vanificare la ripresa e l'aumento di ordinativi, soprattutto dall'estero, registrati nei mesi scorsi. Le difficoltà si possono superare solo se Murano farà gioco di squadra. «Le aziende dovranno capire come andare avanti con una situazione che potrebbe configurarsi come normale nei prossimi anni - continua Gambaro - il caro energia sarà un problema che persisterà e contro cui bisognerà fare qualcosa, uniti e agendo come sistema. Da qui dobbiamo ripartire e lancio il mio appello alle aziende e agli imprenditori di Murano: egoismo e individualismo vanno assolutamente dimenticati, o agiamo in maniera sistematica, progettando e programmando tutti insieme il futuro di Murano, del suo vetro e del nostro lavoro, altrimenti le difficoltà aumenteranno e il vetro di Murano rischia di non sopravvivere. Murano non è una fabbrica, ma un sistema: perdere anche uno solo di noi, piccolo o grande, significa indebolire l'isola e il suo sistema produttivo nel suo insieme a scapito di tutti e senza distinzione». Grosse manifestazioni, come The italian Glass weeks 2022 aiutano a portare su un palcoscenico internazionale il vetro di Murano, ma restano sul tavolo altri punti: la tutela e la salvaguardia del vetro artistico dell'isola. «Per ora l'unico strumento a disposizione è il marchio Vetro Artistico® Murano, certificato d'origine che tutela produttori, commercianti e soprattutto consumatori finali - conclude il presidente - Altrimenti cosa facciamo per bloccare la contraffazione, che ricordo proviene non solo dalla Cina o paesi dell'Est Europa, ma anche dall'Italia? Se qualcuno propone qualcosa di valido e soprattutto applicabile subito siamo pronti ad ascoltare, non c'è più tempo da perdere».

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Il Gazzettino