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BELLUNO - Il caro bollette e lo schizzare in alto dei prezzi per l'energia frenano gli investimenti sulle case. E chi aveva già programmato di migliorare la propria abitazione, ci sta ripensando e sta rivedendo i piani, anche finanziari. La testimonianza arriva da un punto di osservazione privilegiato e qualificato, che sicuramente possiede il polso della situazione e conosce la realtà bellunese, veneta e nazionale. A parlare è infatti Michele Vigne, presidente regionale e vice-presidente nazionale dell'Associazione Proprietà Edilizia-Confedelizia, mentre per il sodalizio bellunese egli è il consigliere delegato. Il ragionamento di Michele Vigne sulle conseguenze provocate dal caro bollette parte da lontano. «La preoccupazione è molta fra i proprietari di case che hanno dato i loro immobili in affitto. A dire la verità, almeno per il momento, non siamo arrivati ancora al punto che vi siano inquilini morosi, cioè che non pagano il canone d'affitto, o che chiedono che esso venga ridotto o, ancora, che i pagamenti possano essere dilazionati. Ma di certo sta salendo la preoccupazione».
L'INCERTEZZA
L'articolazione bellunese del sodalizio che raccoglie i proprietari di immobili conta in provincia ben 1.400 iscritti («Ed è il numero che percentualmente si colloca al sesto posto nell'intero panorama italiano» sottolinea orgoglioso Vigne). È anche per questo, cioè per la consistenza dei numeri, per l'ampiezza della platea su cui ragionare, che le osservazioni di Vigne acquistano ancora più peso ed importanza.
IL PARADOSSO
Questi, insomma, i fatti certi. Sviluppi e scenari futuri rientrano invece nel campo delle ipotesi. Ma questa è solo una faccia del problema, solo una parte delle possibili ricadute che il caro bollette ha o potrà avere sulla gestione del pianeta casa. Un altro aspetto è quello dei lavori e delle varie e diverse migliorie da apportare sulle case in cui i proprietari abitano. «Alcuni dei nostri iscritti avevano già pensato di intervenire per rendere migliore e più efficiente l'immobile informa sempre Vigne valutando di coprire parte delle spese, quelle possibili, con il superbonus e di finanziare con fondi propri la parte rimanete degli interventi necessari. Ma è chiaro che quanto sta accadendo sta frenando anche questi progetti e ci sono più persone che stanno rivedendo i propri piani. Insomma: molte situazioni verranno rivalutate». Lo schizzare del costo delle bollette, quindi, potrà frenare anche il processo di transizione ecologica che passa inevitabilmente anche per le case ed il loro efficientamento. Vigne, che come si diceva a Belluno è consigliere delegato, per la fine di questo mese di marzo ha convocato l'assemblea del direttivo regionale a Vicenza: «I temi sul tappeto e di cui discutere saranno molti, ma fra quelli che affronteremo vi sarà sicuramente quello del caro bollette».
Il Gazzettino