BELLUNO - Il caro bollette e lo schizzare in alto dei prezzi per l'energia frenano gli investimenti sulle case.
L'INCERTEZZA
L'articolazione bellunese del sodalizio che raccoglie i proprietari di immobili conta in provincia ben 1.400 iscritti («Ed è il numero che percentualmente si colloca al sesto posto nell'intero panorama italiano» sottolinea orgoglioso Vigne). È anche per questo, cioè per la consistenza dei numeri, per l'ampiezza della platea su cui ragionare, che le osservazioni di Vigne acquistano ancora più peso ed importanza. Alcuni dei proprietari iscritti all'associazione hanno quindi cominciato a farsi sentire, ad andare nella sede di via San Pietro a Belluno od a telefonare per cercare di capire come questa situazione potrà evolversi: «Sì, è vero. Ci hanno telefonato per chiedere informazioni conferma Vigne ma al momento anche per noi è difficile sia quantificare di quanto potranno aumentare i costi dell'energia, sia capire quanto tutto ciò potrà durare. Le avvisaglie ed i sentori che sarebbe accaduto c'erano tutti: era un po' di tempo che si parlava di questo problema. Ma poi tutto è esploso con l'inizio dell'invasione russa in Ucraina: lo scoppio della guerra, come tutti sanno, ha portato all'impennata dei prezzi. Quello che riusciamo a valutare, questa sì, senza dubbio, è una fortissima preoccupazione. Ma non intendo creare allarmismi che non esistono: questa situazione per ora non ha ancora avuto ripercussioni sugli affitti».
IL PARADOSSO
Questi, insomma, i fatti certi. Sviluppi e scenari futuri rientrano invece nel campo delle ipotesi. Ma questa è solo una faccia del problema, solo una parte delle possibili ricadute che il caro bollette ha o potrà avere sulla gestione del pianeta casa. Un altro aspetto è quello dei lavori e delle varie e diverse migliorie da apportare sulle case in cui i proprietari abitano. «Alcuni dei nostri iscritti avevano già pensato di intervenire per rendere migliore e più efficiente l'immobile informa sempre Vigne valutando di coprire parte delle spese, quelle possibili, con il superbonus e di finanziare con fondi propri la parte rimanete degli interventi necessari. Ma è chiaro che quanto sta accadendo sta frenando anche questi progetti e ci sono più persone che stanno rivedendo i propri piani. Insomma: molte situazioni verranno rivalutate». Lo schizzare del costo delle bollette, quindi, potrà frenare anche il processo di transizione ecologica che passa inevitabilmente anche per le case ed il loro efficientamento. Vigne, che come si diceva a Belluno è consigliere delegato, per la fine di questo mese di marzo ha convocato l'assemblea del direttivo regionale a Vicenza: «I temi sul tappeto e di cui discutere saranno molti, ma fra quelli che affronteremo vi sarà sicuramente quello del caro bollette».