Villabruna saluta il suo farmacista: «La pandemia il periodo più duro»

Il farmacista Carlo Ribaudo e la nuova farmacista
FELTRE - Dopo 44 anni al servizio della comunità di Villabruna, il farmacista del paese, il dottor Carlo Ribaudo, va in pensione. Un destino, per lui, Feltre, quando allora...

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FELTRE - Dopo 44 anni al servizio della comunità di Villabruna, il farmacista del paese, il dottor Carlo Ribaudo, va in pensione. Un destino, per lui, Feltre, quando allora ancora giovane farmacista vide quel negozio di via Vette, 78, tornando da una escursione in Val Canzoi e ancora non sapeva che la sua vita sarebbe stata lì. Un sogno, invece, quello realizzato dalla collega che prenderà il suo testimone: la dottoressa Monica Dall'Agnol.


IL DESTINO

Il dottor Ribaudo è originario della provincia di Treviso: nato a Follina nel 1948. Negli anni Settanta lavorava nella farmacia comunale di Vittorio Veneto e non avrebbe mai pensato di finire in una farmacia di montagna a Feltre. «Nel 1978 - ricorda- stavo tornando da un'escursione in Val Canzoi quando vidi un insegna sulla farmacia. E mi sono chiesto: Chissà chi apre una farmacia in questo paesello sperduto. Chi è quel poveraccio? Deve essere un pazzo. Dopo pochi mesi quel pazzo ero io. Infatti vinsi il concorso per quella farmacia, e anche se mai avrei pensato di finire lì arrivai a Villabruna, che all'epoca minuscola e poco popolata». «Ci siamo trasferiti qui - racconta - mia moglie, che all'epoca era incinta di due gemelle, ed io, ed è iniziata la nostra avventura».


LA FIDUCIA

«Piano piano mi sono integrato - prosegue - e ho avuto la fiducia dei residenti, dei miei clienti. Ho visto il paese crescere. Villabruna ha attirato tanti abitanti nuovi, sono state costruite case e sono arrivati anche da Feltre». In questi 44 anni ha visto cambiare radicalmente il lavoro. «L'evoluzione è stata rapida - sottolinea il farmacista Ribaudo - e tante cose sono cambiate sul lavoro: le nuove leggi, l'avvio del computer ed ora la ricetta elettronica. Ma la cosa più importante, che da parte mia non è mai cambiata e che non ho mai dimenticato, è prestare sempre attenzione alle esigenze delle persone che venivano da me. Saper ascoltare i loro bisogni, senza aver problemi di orario: magari tenere aperto 10 minuti in più, per dare il servizio alla persona che si rivolgeva a noi». Si lascia alle spalle la fatica, quei turni di notte, pesantissimi, in cui dormiva in farmacia. E il periodo più duro che, in questi 44 anni, confessa il farmacista, è stata la pandemia. Ma anche in questi due anni duri non ha mai dimenticato il caposaldo che la guidato in questi anni. Il segreto del mestiere. «Basta saper ascoltare le esigenze delle persona che hai davanti e essere sempre disponibili», ripete. Certo con il tempo anche il cliente è cambiato, e oltre al dottor google esiste anche il farmacista google. «Sì effettivamente - dice - una volta ti chiedevano consigli, ora c'è chi entra e chiede voglio questo e quello. Ma l'importante è saper consigliare bene. Certe volte trascurare i nostri interessi, per fare i loro interessi. La cosa fondamentale in questa professione è sapere ascoltare le esigenze delle persone». Ed è questo il principale insegnamento, l'eredità lasciata alla collega farmacista che ha preso il testimone. «Sono contento che l'abbia presa lei - confessa il dottore - l'ho cresciuta, si era appena laureata quando è arrivata da me».


IL SOGNO

Venerdì la festa con il saluto allo storico farmacista, nel negozio di via Vette. Poi sabato e lunedì la chiusura per il passaggio alla farmacista Monica Dall'Agnol, che realizza il sogno di una vita. «Sono originaria di Arsiè, ma ormai Villabruna è il mio paese - racconta - e mi sento proprio a casa. Martedì mattina apro io la farmacia. Sono arrivata 10 anni fa, mi ero appena laureata, e mi sono subito sentita a mio agio, grazie al dottore e alla moglie. Ci siamo trovati abbiamo la passione per l'omeopatia, e il dottor Ribaudo mi ha permesso di approfondire e andare avanti con quella che era la sua filosofia. Mi sentivo una di famiglia, tanto che molti hanno sempre pensato che io fossi una delle figlie». Degli insegnamenti ha fatto tesoro. «In questo lavoro - spiega è importante la disponibilità: il fatto di rispondere al messaggio e alla telefonata a qualsiasi ora è la nostra filosofia e il nostro punto forte è che siamo sempre sorridenti».

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Il Gazzettino