Sanità, mancano troppi medici e l'Usl chiede aiuto allo Iov

Mancano medici, l'usl chiede aiuto allo Iov
CASTELFRANCO - Scarseggiano i camici bianchi nell'area di Medicina interna del distretto che fa riferimento agli ospedali di Castelfranco e Montebelluna. E l'Usl della...

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CASTELFRANCO - Scarseggiano i camici bianchi nell'area di Medicina interna del distretto che fa riferimento agli ospedali di Castelfranco e Montebelluna. E l'Usl della Marca ora chiede aiuto agli specialisti dell'Istituto oncologico veneto. La nuova convenzione tra le due parti, in sostanza, porta lo Iov a garantire una serie di attività di consulenza specialistica per i pazienti colpiti da tumore che fanno riferimento proprio al dipartimento di area medica del distretto di Asolo. Si andrà avanti così almeno fino alla fine di settembre. L'obiettivo è in particolare quello di superare il difficile periodo estivo, tra il piano ferie e l'assenza forzata dei medici e del resto del personale dell'Usl che nonostante l'obbligo ha scelto di non vaccinarsi contro il coronavirus, senza un valido motivo.

I TERMINI
«La convenzione si rende necessaria in considerazione della diffusa, cronica carenza di personale della dirigenza medica - specificano dall'azienda sanitaria trevigiana - che interessa tutto il territorio regionale e nazionale, per quasi tutte le specialità, e che ha ulteriormente aggravato la situazione di criticità nell'area di Medicina interna del distretto di Asolo». Le difficoltà sono state evidenziate anche in una relazione messa a punto da Stefano Formentini, direttore sanitario dell'Usl della Marca. Andando nello specifico, l'Istituto oncologico veneto garantirà fino a 60 ore al mese di attività specialistica oncologica. Le prestazioni sanitarie saranno programmate ed erogate nell'ospedale di Castelfranco, che ospita la sede dello Iov nella Marca. L'Usl ha già definito la spesa: 100 euro l'ora, al netto dell'Irap e della trattenuta del 5%, oltre al rimborso delle spese di viaggio. Fino a questo momento sono stati stanziati 15mila euro.

LE COLLABORAZIONI


Le collaborazioni rappresentano una delle strade individuate per cercare di abbattere le liste d'attesa malgrado la carenza di personale e l'inaspettata ondata estiva del coronavirus, con tutto ciò che sta ancora comportando sul piano dell'intensità del lavoro in ospedale. A livello generale l'azienda sanitaria è impegnata a recuperare oltre 20mila prestazioni non urgenti che proprio a causa dell'emergenza Covid erano state rinviate a data da destinarsi. L'Usl della Marca, comunque, non è l'unica che deve affrontare problemi simili. Quella di Padova, ad esempio, ha bisogno di una mano per quanto riguarda la Ginecologia e l'ostetricia a causa della grave carenza di organico negli ospedali di Camposampiero e di Cittadella. E in questo caso è proprio l'azienda sanitaria trevigiana ad allungarla. Da qui alla fine dell'anno l'ospedale di Castelfranco garantirà al distretto dell'Usl Euganea 48 ore al mese di attività specialistica in Ginecologia e ostetricia. In questo caso ci sarà un'entrata pari a 100 euro l'ora. Le pazienti dovranno necessariamente spostarsi. Ma almeno si proverà a dare loro le necessarie risposte nel più breve tempo possibile.

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Il Gazzettino