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CASTELFRANCO - L'effetto combinato delle ferie e di alcuni casi di Covid sta rendendo sempre più difficile la situazione per il personale infermieristico nei reparti di oncologia e oncoematologia dello Iov di Castelfranco. La Fp Cgil di Treviso lancia l'allarme, denunciando lavoratori ormai allo stremo per turni anche di 14 ore, riposi soppressi e fino a tre notti di seguito e sollecita i vertici dell'Istituto a intervenire. Azioni già messe in essere, spiegano questi ultimi: per far fronte all'aumento dell'attività, in particolare nell'oncoematologia, verranno inseriti due nuovi infermieri (attualmente l'organico è di 12, più 11 oss). La Regione ha già autorizzato, ma nelle graduatorie sia dello Iov stesso, sia delle altre Ulss non si sono trovate disponibilità.
ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO
Dunque, il 25 agosto è in programma una selezione per assunzioni a tempo indeterminato, per procedere poi con il concorso per i posti stabili. «Già nelle scorse settimane le difficoltà di coprire i turni, in particolare degli infermieri, per la maggior parte neoassunti, si sono fatte sentire - affermano Sara Tommasin e Andrea Artuso della segreteria provinciale della Fp Cgil di Treviso - Ora la situazione è fuori controllo.
LA REPLICA DELLO IOV
Patrizia Benini, direttrice generale dello Iov, ribadisce come il tema sia assolutamente all'ordine del giorno: «Sappiamo che quell'area è di elevata professionalità e con un'attività in crescita - sottolinea, rimarcando la piena disponibilità al confronto con i sindacati - Con i primari abbiamo già concordato l'aumento della dotazione e sono in corso tutte le vie amministrative per acquisire nuovo personale, a riprova della massima attenzione per i pazienti, ma anche per i lavoratori». A complicare le cose, nelle ultime ore 4 infermieri sono risultati positivi. Proprio per questo, fanno sapere dalla direzione, un collega, che doveva recuperare delle ore, si è offerto per un triplo turno notturno. Nel frattempo, sono stati chiamati rinforzi da tutto il dipartimento, anche da Padova. «L'estemporaneità delle positività non è purtroppo prevedibile, né evitabile. In quell'area, proprio per il tipo di pazienti, stiamo facendo tutto il possibile per non rimodulare i posti letto».
Il Gazzettino