«Pane e salame invece dei pasti», protestano i sindacati di polizia penitenziaria

«Pane e salame invece dei pasti», protestano i sindacati di polizia penitenziaria
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TRIESTE - «Negli ultimi mesi riceviamo ripetute segnalazioni da parte del personale di polizia penitenziaria sul servizio mensa nelle carceri del Triveneto, diventato scadente sia dal punto di vista della qualità che della quantità». A dichiararlo in una nota è il segretario generale nazionale  della Federazione Sindacale  Coordinamento Sindacale Penitenziario Domenico Mastrulli il quale ha posto in evidenza le difficoltà riscontrate nel servizio mensa all’interno dei penitenziari. «Già abbiamo subito una chiusura totale nel corso del recente sciopero,altra chiusura si prospetterebbe per domani in chiaro segno di protesta nei confronti dell’azienda a causa del mancato accredito degli stipendi a seguito di un contenzioso che si trascina da mesi. A farne le spese - sempre secondo la Federazione Sindacale Autonomo - è il personale degli istituti di pena che si ritrova spesso a dover fronteggiare la situazione con pasti di fortuna, approntati al momento a causa dell’assenza ora del cuoco ora degli inservienti,anzi oggi sarebbe stato fornito solo panino e salame a sostituire  pranzo e cena, mentre per domani ci viene segnalata la serrata della cucina».


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Il Gazzettino