Sale sul tetto del carcere, salvato dagli agenti di custodia

Il carcere del Baldenich a Belluno è stato teatro di un tentatvo di fuga, il detenuto è stato ricondotto in cellaBe
Un  paziente-detenuto del reparto psichiatrico del carcere di...

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Un  paziente-detenuto del reparto psichiatrico del carcere di Belluno,  Baldenich è riuscito a scavalcare il muro il muro di cinta dei passeggi della sezione del penitenziario e, con un salto, è riuscito a salire sul tetto di una sezione adiacente, dove è stato colto da una grave crisi schizofrenica. Il personale di Polizia Penitenziaria in servizio è riuscito a bloccare il detenuto evitando conseguenze tragiche. Con l’aiuto di una scala, hanno calato il detenuto dal tetto, riportando la situazione alla normalità. Si trattava dello stesso detenuto psichiatrico che l’anno scorso, oltre ad essere salito sul tetto del carcere, si era gettato nel vuoto ed era stato salvato dagli agenti che erano riusciti a fare scudo con i loro corpi. Durissima la reazione dei rappresentanti dei sindacati di polizia penitenziaria di Belluno Robert Da Re (Cisl Fns), Luca Baschiera (Cgil Fp/Pp), Giordano Morriello (Fsa Cnpp), Giuseppe Ongaro (Osapp) e Luca Garrisi (Sappe): “Come sempre, dopo le ripetute segnalazioni precedenti e successive all’episodio dello scorso ottobre, abbiamo ricevuto promesse e progetti di migliorie sistematicamente finite in una bolla di sapone. Se da parte dell’Amministrazione Penitenziaria non vi è tutela per il personale in servizio, nulla di buono si riscontra neppure da parte del Servizio Sanitario, che disattende quotidianamente quanto previsto dalla delibera della Giunta regionale del Veneto dell’11 giugno 2019, che prevedeva un incremento dell’attività nella sezione psichiatrica del carcere di Baldenich in attesa del suo trasferimento nella Casa Circondariale di Padova, lasciando di fatto tutto l’onere del disagio psichico della sezione Articolazione per la Tutela della Salute Mentale sulle spalle del personale di polizia penitenziaria”. “I poliziotti penitenziari in servizio alla Casa Circondariale di Belluno - proseguono i rappresentanti sindacali -, auspicano un cospicuo incremento di unità operative in un prossimo futuro, ma soprattutto un corretto atteggiamento da parte dell’Amministrazione Penitenziaria e della Usl1 Dolomiti, provvedendo alle attuali mancanze, nell’attesa che la sezione psichiatrica venga spostata altrove".
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Il Gazzettino