"Carbon nanodots": premiata la ricercatrice Francesca Arcudi

"Carbon nanodots": premiata la ricercatrice Francesca Arcudi
TRIESTE - La Società Chimica Italiana (SCI) e Elsevier - azienda specializzata nel fornire soluzioni innovative nell'area della scienza e della salute - hanno premiato...

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TRIESTE - La Società Chimica Italiana (SCI) e Elsevier - azienda specializzata nel fornire soluzioni innovative nell'area della scienza e della salute - hanno premiato la giovane ricercatrice Francesca Arcudi dell’Università degli Studi di Trieste nell'ambito del Reaxys SCI Early Career Researcher Award 2018, giunto alla sua quarta edizione, che promuove i giovani talenti nel campo della ricerca chimica in Italia. I membri del Gruppo Giovani di Società Chimica Italiana sono stati invitati a presentare un saggio che descrivesse un progetto o un'idea di ricerca originale, avvalendosi di una banca dati scientifica. Francesca Arcudi ha ottenuto il terzo posto per la ricerca sui Carbon Nanodots (CNDs) e lo studio della loro superficie per comprenderne meglio le potenzialità come materiali luminescenti di nuova generazione. Il saggio è stato giudicato, sulla base di criteri di pertinenza, originalità e innovatività, da una giuria composta da sei esperti di chimica di Elsevier e di SCI. 


 «Ho deciso di portare avanti questo progetto –afferma Francesca Arcudi –  perché volevo proporre metodi innovativi per la preparazione di Carbon Nanodots “su misura”, un ambito in cui lavoro da anni, per specifiche applicazioni in modo da poter superare le attuali difficoltà nel preparare questi materiali in maniera “controllata” e con le proprietà desiderate».

«Questo studio sottolinea anche l’importanza fondamentale che assumono i database scientifici come Reaxys nel campo dei Carbon Nanodots: in questo progetto si sono rivelati essenziali in diverse occasioni, per esempio nello screening delle diverse reazioni chimiche per la loro preparazione e modificazione funzionale – aggiunge Francesca – ricevere questo premio è per me un grande onore e un'importante occasione per dare maggiore visibilità al mio lavoro e promuovere la mia ricerca».





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Il Gazzettino