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PADOVA - Dopo due anni di stop legato alla pandemia, la notte di San Silvestro trasloca da Prato della Valle a piazza Insurrezione. Un evento che potrebbe ospitare fino a 5.000 persone. Ad annunciarlo è stato ieri l'assessore al Commercio Antonio Bressa: «Credo proprio che sia arrivato il momento di cambiare format: dai fuochi in Prato si passerà a un grande evento in centro storico. Abbiamo scelto piazza Insurrezione per dare un segnale di prospettiva diversa in quello spazio nel cuore della città - ha esordito l'esponente del Partito democratico - Parliamo di artisti di prima fascia, sarà un evento importante e di richiamo per miglia di persone».
«Si tratta di un'iniziativa pensata anche per tutte quelle persone che non potranno essere in località turistiche - ha aggiunto - Anche a loro daremo la possibilità passare uno splendido fine anno nella loro città. Dopo oltre due anni e mezzo di restrizioni legate al Covid, c'è voglia di divertirsi e di festeggiare». La decisione di dire addio ai fuochi in Prato è dettata anche da motivazioni di tipo ambientale.
Niente fuochi d'artificio a Capodanno
«L'ordinanza anti smog voluta dalla Regione - ha detto ancora Bressa - mette una serie di limitazioni agli spettacoli pirotecnici che possono tenersi solamente in presenza di basse concentrazioni di Pm 10. Questo ci ha indotti a riflettere sulla possibilità di incaricare delle ditte specializzate in fuochi d'artificio che, la notte del 31 dicembre, potrebbero essere bloccate dalle concentrazioni di polveri sottili».
«A fronte di tutto questo - ha continuato - abbiamo deciso di cambiare la formula dei festeggiamenti e la location dove attendere l'anno nuovo, portando lo spettacolo nel cuore del centro storico, con indotto importante per tutti i locali che si trovano nel cuore della città».
«Anche dal punto di vista simbolico il luogo non è affatto casuale - ha concluso - togliere anche per una sola sera le auto da piazza Insurrezione può rappresentare un auspicio importante per il futuro».
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Il Gazzettino