Caos neve a Cortina, scatta l'ora dello scaricabarile: tutti assolti

BELLUNO - E il giorno dopo va in scena lo scaricabarile. Teatro principale: il vertice convocato dal prefetto a Belluno dopo il clamore suscitato da una Cortina bloccata e isolata...

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BELLUNO - E il giorno dopo va in scena lo scaricabarile. Teatro principale: il vertice convocato dal prefetto a Belluno dopo il clamore suscitato da una Cortina bloccata e isolata da alcune decine di centimetri di neve. Tutti a puntare il dito sulle responsabilità, degli altri naturalmente: gli automobilisti incapaci di montare le catene, la viabilità ferma a 50 anni fa, le scarse risorse, le strade strette. E via elencando. Ma alla fine prevale la linea dell'assoluzione collettiva, con il prefetto Francesco Esposito che, anche per placare gli animi, invita ad allentare le polemiche e garantisce che per «Capodanno tutto è pronto». Nevicavate permettendo, verrebbe da pensare.


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L'Anas, messo sotto accusa per la scarsa prevenzione e l'inadeguata gestione dell'emergenza, è fra i primi a giocare in difesa. Se l'Alemagna è andata in tilt e se Cortina era immobilizzata, assicura l'Anas, è per colpa dei camionisti sprezzanti delle regole e degli automobilisti incapaci. Prova ne sia che anche ieri i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per liberare auto bloccate o finite di traverso sulla carreggiata. Ma neppure gli autotrasportatori intendono passare per i colpevoli. Dalla Confartigianato di Belluno tuonano: «L'incoscienza non ci appartiene - afferma irritato il presidente Daniele De Bona -. Avete perso di vista il vero problema di Cortina: una viabilità rimasta ferma alle Olimpiadi del 1956»...
 
 
 

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Il Gazzettino