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CAORLE - Gli allevatori di bovini da latte possono decidere quante vacche femmine far nascere nella propria mandria. Un'opportunità strategica per la rimonta aziendale, cioè la percentuale degli animali che devono essere sostituiti ogni anno in seguito alla diminuzione della capacità produttiva. Ieri al Centro Tori regionale di Intermizoo, a Vallevecchia di Caorle, sono stati presentati i programmi genetici di Frisona italiana, Pezzata rossa italiana e Bufala, nonché il programma carne. Ma soprattutto è stato inaugurato il nuovo laboratorio di sessaggio del seme, cioè la struttura in grado di ottenere una dose inseminante ad altissima concentrazione di spermatozoi femmina, producendo ogni anno un milione di unità destinate anche all'export. Questa tecnica genetica bovina è considerata la migliore al mondo per la definizione del sesso del nascituro.
GENETICA D'AVANGUARDIA
Qui il seme viene sottoposto ad un processo preliminare di controllo qualità. Le cellule vengono colorate e caricate sulla piattaforma di lavorazione. Una cellula spermatica contenente Dna femminile ha una concentrazione del 90%, contro il 50% del seme convenzionale.
COLLABORAZIONE
Ha spiegato Martinez: «Questa collaborazione consentirà agli allevatori di accedere a un seme di altissima qualità, frutto della tecnologia collaudata per oltre cinque anni che ha visto l'inseminazione di 25 milioni di vacche in tutto il mondo». «Grazie al supporto della Regione - ha aggiunto Nicola Dell'Acqua, direttore di Veneto Agricoltura - esportiamo in tutto il mondo i prodotti Intermizoo». L'amministratore unico Luca Corrò ha specificato: «La tecnologia IntelliGen non sottopone il seme ad alte pressioni e correnti elettriche, riducendo così lo stress sulle cellule». «Ricordo che Intermizoo - ha sottolineato Francesco Cobalchini, direttore generale - produce ogni anno 1 milione di dosi di seme. Di queste, 500mila vengono esportate nei cinque continenti». Apprezzamento è stato espresso dal mondo della politica. «Il ruolo di chi fa ricerca è strategico: abbiamo raggiunto i 62 miliardi di euro di export e siamo universalmente riconosciuti per i prodotti italiani», ha dichiarato il senatore Luca De Carlo, presidente della commissione Agricoltira di Palazzo Madama. «Come Veneto abbiamo una grande responsabilità, in quanto Intermizoo è l'unica compagine italiana in un panorama di presenze internazionali», ha concluso l'assessore regionale di comparto Federico Caner.
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