CAORLE - Gli allevatori di bovini da latte possono decidere quante vacche femmine far nascere nella propria mandria.
GENETICA D'AVANGUARDIA
Qui il seme viene sottoposto ad un processo preliminare di controllo qualità. Le cellule vengono colorate e caricate sulla piattaforma di lavorazione. Una cellula spermatica contenente Dna femminile ha una concentrazione del 90%, contro il 50% del seme convenzionale. La differenza viene registrata grazie ai rilevatori laser. La tecnologia identifica infatti le cellule femminili e utilizza un secondo laser per rendere invece "inattive" quelle indesiderate. Le sequenze così confezionate vengono congelate, ma prima di essere messe in commercio dovranno passare stringenti test di controllo qualità. Intermizoo, azienda leader nel settore della genetica bovina e fiore all'occhiello regionale (i bovini presenti in due stalle sono circa duecento), è situata all'interno dell'oasi naturalistica di circa 900 ettari di Vallevecchia, nel complesso di Veneto Agricoltura. L'impresa fattura circa 6,5 milioni l'anno ed è in crescita. Non a caso è stata avviata una proficua collaborazione con Jesus Martinez, general manager di IntelliGen Technologies, tra le più innovative realtà statunitensi nel campo della genetica bovina, collocando così la struttura della Regione nella posizione di assoluta eccellenza nel panorama internazionale del settore. L'investimento per la nuova tecnologia si aggira sui 3 milioni di euro. Il mercato di Intermizoo è internazionale. L'azienda esporta infatti in tutto il mondo il seme dei propri tori. In particolare c'è una richiesta elevata di seme di bufalo dall'America Latina, così come dal Medio ed Estremo Oriente, ma le vendite si sono allargate anche alle altre razze commercializzate, simbolo dell'eccellenza bovina nel mondo.
COLLABORAZIONE
Ha spiegato Martinez: «Questa collaborazione consentirà agli allevatori di accedere a un seme di altissima qualità, frutto della tecnologia collaudata per oltre cinque anni che ha visto l'inseminazione di 25 milioni di vacche in tutto il mondo». «Grazie al supporto della Regione - ha aggiunto Nicola Dell'Acqua, direttore di Veneto Agricoltura - esportiamo in tutto il mondo i prodotti Intermizoo». L'amministratore unico Luca Corrò ha specificato: «La tecnologia IntelliGen non sottopone il seme ad alte pressioni e correnti elettriche, riducendo così lo stress sulle cellule». «Ricordo che Intermizoo - ha sottolineato Francesco Cobalchini, direttore generale - produce ogni anno 1 milione di dosi di seme. Di queste, 500mila vengono esportate nei cinque continenti». Apprezzamento è stato espresso dal mondo della politica. «Il ruolo di chi fa ricerca è strategico: abbiamo raggiunto i 62 miliardi di euro di export e siamo universalmente riconosciuti per i prodotti italiani», ha dichiarato il senatore Luca De Carlo, presidente della commissione Agricoltira di Palazzo Madama. «Come Veneto abbiamo una grande responsabilità, in quanto Intermizoo è l'unica compagine italiana in un panorama di presenze internazionali», ha concluso l'assessore regionale di comparto Federico Caner.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout