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CAORLE - Una proposta di legge regionale per tentare di mettere la parola fine all'intricata vicenda delle abitazioni abusive di Falconera. Dopo decenni di carte bollate, denunce e procedimenti civili e penali, tavoli tecnici, incontri politici e iniziative parlamentari, sull'infinita storia dei casoni di Caorle arriva anche una proposta di legge regionale, che porta la firma del consigliere uscente e capogruppo di Fratelli d'Italia, Raffaele Speranzon, eletto al Senato. L'obiettivo è impostare un lavoro per trovare una soluzione ad un nodo irrisolto per il territorio della Venezia Orientale. «Il tema casoni - spiega Speranzon - lega assieme tradizione, storia e territorio e la mia proposta di legge vuol finalmente chiudere la partita delle proprietà, svincolando quelle aree dalle proprietà demaniali e trasferendole al Comune di Caorle. In questo modo si faciliterà poi l'eventuale cessione ai privati, mettendo fine ad un braccio di ferro al buio che dura da 50 anni».
LA STRADA
La proposta di legge, depositata a fine settembre in Presidenza del Consiglio, di fatto prevede un percorso normativo che accoglie l'interesse degli abitanti ad entrare stabilmente e definitivamente nella titolarità dei beni posseduti e quello dello Stato, che non dev'essere impoverito cedendo patrimonio pubblico senza alcun corrispettivo. «Per come è strutturato - spiega Speranzon - non si avvantaggia i soggetti privati.
Il Gazzettino