«Viene eseguita da 100 anni ed è nella storia d'Italia, ma un secolo dopo ancora i nostri giovani non la conoscono. Nelle scuole di tutti i territori ai piedi del...
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Riferendosi alla cerimonia organizzata per il centenario della storica composizione a Rosà (Vicenza), Donazzan ringrazia gli organizzatori «perché - dice - hanno avuto la sensibilità, risvegliata certamente dal Centenario della Grande Guerra, di dare centralità alla nostra Canzone. Mi auguro - auspica Donazzan - che da oggi tutte le amministrazioni, così presenti nel Centenario, favoriscano la conoscenza nelle scuole elementari della Canzone scritta dal Generale Emilio De Bono e dal Capitano Antonio Meneghetti e cantata per la prima volta proprio a Rosà».
«A me spiace molto - ricorda l'Assessore - il fatto che, quando frequentavo le elementari, ma anche alle medie e superiori, nessuno mi abbia insegnato questa Canzone, né la storia che si svolse sul nostro territorio e che lo fece diventare protagonista nazionale.
IL TESTO
Monte Grappa, tu sei la mia patria,
sovra te il nostro sole risplende,
a te mira chi spera ed attende,
i fratelli che a guardia vi stan
Contro a te già s'infranse il nemico,
che all'Italia tendeva lo sguardo:
non si passa un cotal baluardo,
affidato agli italici cuor
Monte Grappa, tu sei la mia Patria,
sei la stella che addita il cammino,
sei la gloria, il volere, il destino,
che all'Italia ci fa ritornar
Le tue cime fur sempre vietate,
per il pie' dell'odiato straniero,
dei tuoi fianchi egli ignora il sentiero
che pugnando più volte tentò
Quale candida neve che al verno
ti ricopre di splendido ammanto,
tu sei puro ed invitto col vanto
che il nemico non lasci passar
O montagna, per noi tu sei sacra;
giù di lì scenderanno le schiere
che irrompenti, a spiegate bandiere,
l'invasore dovranno scacciar
Ed i giorni del nostro servaggio
che scontammo mordendo nel freno,
in un forte avvenire sereno
noi ben presto vedremo mutar
Il Gazzettino