Parroco aiuta i profughi e appaiono scritte inneggianti a "zio Benito"

Parroco aiuta i profughi e appaiono scritte inneggianti a "zio Benito"
PONTEBBA (Udine) - Aveva dato la sua disponibilità ad accogliere i profughi nel periodo in cui le strutture di accoglienza, quelle per minori non accompagnati, scoppiavano in...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PONTEBBA (Udine) - Aveva dato la sua disponibilità ad accogliere i profughi nel periodo in cui le strutture di accoglienza, quelle per minori non accompagnati, scoppiavano in Friuli Venezia Giulia e non c'erano più posto. Per i carabinieri diventava molto difficile riuscire a trovare una realtà convenzionata e adatta ai ragazzi, nell’intera regione. In un caso in particolare, per due ragazzini profughi non s’era riusciti a individuare alcun luogo adatto per la loro accoglienza e, cerca cerca, il parroco di Pontebba, don Arduino Codutti, aveva dato la sua disponibilità, aprendo le porte della sua canonica, assistendo i minori, accompagnati lì dai militari dell’Arma della Compagnia e di Tarvisio e dal Norm della stessa Compagnia, ottenuto il benestare del Tribunale per i minori di Trieste. Peraltro, dopo poche ore, i due giovani erano fuggiuti, rendendosi irrintracciabili.




Anche il Comune, guidato dal sindaco Ivan Buzzi, ha dato la sua disponibilità ad accogliere in paese gruppi di migranti, dando il suo okay per la ristrutturazione e l'adeguamento a un immobile che sorge a Pontebba, che sarà pronto il prossimo anno. Allora, si parla di qualche mese fa, il primo cittadino era stato raggiunto da una lettera anonima minacciosa, proprio per la sua apertura agli immigrati.



Adesso è toccato al parroco che ieri pomeriggio, sabato 31 ottobre, è stato preso di mira per lo stesso motivo: sulle mura esterne della ex canonica dismessa della frazione di San Leopoldo, i militari dell’Arma hanno rinvenuto infatti una scritta realizzata con spray di colore nero, “per un mondo più pulito torna in vita zio benito!”. La scritta, in stampatello, è stata realizzata con ogni probabilità la notte precedente, da persone al momento rimaste ignote; è evidentemente collegabile all’apertura del sacerdote di Pontebba ad accogliere profughi, in caso di necessitò, in questa ex canonica. Per la pulizia è stato interessato il Comune.



Indagano i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Tarvisio che, ieri sera, tra l’altro, hanno rintracciato due cittadini pakistani maggiorenni nella cittadina, al confine con l’Austria; stavano camminando in strada e hanno subito chiesto asilo politico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino