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PORDENONE - Capire chi ha sparato sbagliando il tiro di 40° e quali siano le condizioni di sicurezza del poligono di tiro. Si va verso il conferimento di un’unica perizia per far luce sulla cannonata che il 17 marzo scorso, a Vivaro, ha centrato un allevamento di galline ovaiole uccidendone un centinaio e provocando danni alla struttura. È questo l’orientamento emerso durante una riunione di coordinamento tra la Procura di Pordenone e la Procura militare di Verona. Con il sostituto procuratore Marco Faion, titolare del fascicolo d’indagine aperto contro ignoti per getto pericoloso di cose atte a offendere, si sono confrontati il procuratore militare Stanislao Saeli e il sostituto Luca Sergio, a loro volta investiti nelle indagini per quanto di competenza.
LA PERIZIA
I magistrati si sono confrontati a Pordenone sui prossimi passaggi della doppia indagine. È stato concordato, come conferma il procuratore Raffaele Tito, di conferire un’unica consulenza. Due sono gli obiettivi. Innanzitutto capire quale sia stato il mezzo che ha sparato il colpo e, di conseguenza, individuare eventuali responsabilità nei confronti dell’equipaggio. Ai consulenti si chiederà inoltre di verificare se il poligono di tiro presenti ancora situazioni di sicurezza per prossime esercitazioni militari.
L’INCIDENTE
La cannonata è partita verso l’abitato di Vivaro durante un’esercitazione della Brigata Pozzuolo del Friuli che ha impegnato il Genova Cavalleria di Palmanova e Lagunari di Venezia.
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Il Gazzettino