Cannonata contro le galline, perizia per scoprire il blindato che ha sparato

Giovedì 1 Aprile 2021
Il capannone colpito dal proiettile del blindato
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PORDENONE - Capire chi ha sparato sbagliando il tiro di 40° e quali siano le condizioni di sicurezza del poligono di tiro. Si va verso il conferimento di un’unica perizia per far luce sulla cannonata che il 17 marzo scorso, a Vivaro, ha centrato un allevamento di galline ovaiole uccidendone un centinaio e provocando danni alla struttura. È questo l’orientamento emerso durante una riunione di coordinamento tra la Procura di Pordenone e la Procura militare di Verona. Con il sostituto procuratore Marco Faion, titolare del fascicolo d’indagine aperto contro ignoti per getto pericoloso di cose atte a offendere, si sono confrontati il procuratore militare Stanislao Saeli e il sostituto Luca Sergio, a loro volta investiti nelle indagini per quanto di competenza.
LA PERIZIA
I magistrati si sono confrontati a Pordenone sui prossimi passaggi della doppia indagine. È stato concordato, come conferma il procuratore Raffaele Tito, di conferire un’unica consulenza. Due sono gli obiettivi. Innanzitutto capire quale sia stato il mezzo che ha sparato il colpo e, di conseguenza, individuare eventuali responsabilità nei confronti dell’equipaggio. Ai consulenti si chiederà inoltre di verificare se il poligono di tiro presenti ancora situazioni di sicurezza per prossime esercitazioni militari.
L’INCIDENTE
La cannonata è partita verso l’abitato di Vivaro durante un’esercitazione della Brigata Pozzuolo del Friuli che ha impegnato il Genova Cavalleria di Palmanova e Lagunari di Venezia.

Quatto sono gli autoblindo Centauro sotto sequestro. Gli accertamenti dei carabinieri di Maniago e Meduno avrebbero già permesso di individuare il mezzo che sparato da una posizione errata di 40°. Resta da capire per quale motivo il cannone 105/52 fosse puntato verso Vivaro. Un errore umano o tecnico? È stata colpa delle strumentazioni? O sono state registrate male le coordinate rilevate in mattinata e il mezzo è stato posizionato da tutt’altra parte rispetto all’obiettivo? I blindati avevano sparato anche al mattino e verso sera, con il buio, la prova è stata ripetuta. Il tiro esploso verso le 20.30 è quello finito contro i capannoni trapassando sei pareti. Il proietto, lanciato da 1.300 metri di distanza, si è spezzato in due parti dopo l’impatto.

Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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