Anche un detective sulle tracce di Dea, la cagnolina sparita da casa il 30 giugno

RICERCHE La cagnolina Dea scomparsa da casa dal 30 giugno a Noventa
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NOVENTA - «Dal 30 giugno Dea si è allontanata da casa e abbiamo paura che le succeda qualcosa di brutto». A parlare è Chiara Collizzolli di Noventa, figlia di Cesare Collizzolli, una delle persone più famose del paese e non solo, venuto a mancare nel settembre di due anni fa all’età di 82 anni.

«All’inizio pensavamo a un furto, ma temiamo che la nostra splendida meticcia di quattro anni si sia allontanata dal cancello della villa in un attimo di nostra disattenzione». La professionista, erede con il fratello Ubaldo della storica villa Collizzolli di Noventa, è pronta a tutto pur di ritrovare la sua cagnolina. «Ho chiesto aiuto ad un detective per animali. Si tratta di Gianluca Baldon che esercita in Lombardia, che ha risolto in passato casi ben più gravi, ma che mi ha garantito che nei prossimi giorni sarà a Noventa per contribuire alle ricerche del cane».
Da quanto ricostruito da Chiara Collizzolli, la sera del 30 giugno a casa vi era soltanto la governante con la famiglia. Con tutta probabilità il cancello d’ingresso della villa di via Roma nel richiudersi ha avuto qualche istante di blackout. Sono bastati pochi secondi e Dea si è dileguata. D’estate, infatti, col caldo, il cane preferiva dormire in giardino. «In questi giorni ho ricevuto un paio di segnalazioni abbastanza attendibili - ha proseguito - qualcuno l’ha notata nella vicina San Vito di Vigonza e altri nel parcheggio del supermercato Alì non distante dalla nostra residenza».

La donna disperata ha tappezzato l’intero centro storico di annunci, oltre ad utilizzare i social per ricevere informazioni: «Non ha un valore economico Dea - ha concluso - ma un enorme valore affettivo. Mia madre la adora, è un meticcio di taglia media bianco candido. Spero veramente di riuscire a riportarlo a casa quanto prima. E’ docile, si fa accarezzare, chiunque lo trovasse può contattarmi». Tutto questo in attesa dell’intervento del detective Gianluca Baldon che in un primo dialogo con la sua assistita, dopo aver raccolto le prime informazioni sull’accaduto, escluderebbe l’ipotesi del rapimento del cane. Tuttavia ad oggi, per ovvi motivi, tutte le strade rimangono aperte. Il meticcio Dea in passato non era mai fuggito dalla sua residenza, è regolarmente sterilizzato ed è stato accolto in villa Collozzolli dopo aver vissuto la prima parte della sua vita in un canile.
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Il Gazzettino