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MARCON - Di un nuovo stadio a Venezia se ne parla da più di sessant’anni, fin dai tempi del sindaco Favaretto Fisca quando sembrava che l’impianto fosse prossimo a sorgere nell’area dell’attuale Parco di San Giuliano. Decine di idee e progetti, indicati numerosi siti d’interesse, fatte proposte e controproposte e avanzati suggerimenti di ogni genere, ma stringi stringi, siamo ancora fermi al vecchio e glorioso stadio Penzo (per cui la società ha appena rinnovato la convenzione col Comune per altri 9 anni). Ora pare che anche l’ultimo ed ambizioso progetto dell’impianto di Tessera, secondo quanto si dice in seno alla dirigenza lagunare, faccia fatica a decollare.
«Non so con esattezza se i problemi che affiorano ogni volta che si parla dello stadio siano di carattere finanziario o relativi alla scelta di dove localizzare l’impianto – interviene il vulcanico sindaco di Marcon, Matteo Romanello – ma una cosa di certo la so. Ovvero, che se il presidente del Venezia e gli eventuali investitori volessero rivolgere lo sguardo verso il territorio marconese, sarebbero da noi accolti a braccia aperte. A Marcon c’è tutto quello che potrebbe servire – sottolinea il primo cittadino - sia per quanto riguarda gli spazi necessari alla realizzazione di un grande impianto, che i servizi a corredo di una struttura sportiva di questa levatura. A qualche centinaio di metri dall’uscita autostradale e dalla stazione ferroviaria di Porta Est ci sono vastissime aree agricole che, se d’interesse, l’amministrazione che guido potrebbe in tempi rapidi destinare, attraverso una variante urbanistica, ad un utilizzo sportivo».
«FACILE DA RAGGIUNGERE»
«Grandi spazi – continua Romanello - per ricavare tanto lo stadio, quanto, tutt’attorno, capienti parcheggi, facilmente raggiungibili sia per chi arriva con l’automobile o l’autobus vista la presenza di numerose ed importanti arterie stradali che convergono verso queste aree, che per chi sceglie di arrivare con il treno.
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Il Gazzettino