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È trascorso poco più di un mese da quel lunedì pomeriggio del 3 maggio in cui come un fulmine a ciel sereno un comunicato congiunto di Belluno, Union Feltre e San Giorgio Sedico annunciava il progetto fusione. Da allora ci sono stati molti incontri e nessuna notizia ufficiale, anche se molto di ciò che uscì già il giorno dopo (la candidatura forte di Renato Lauria per la panchina, le Dolomiti nella denominazione ufficiale) è vicino a diventare realtà. Il 18 maggio invece avevamo anticipato il colore delle maglie, bianco, quasi per anestetizzare ogni eventuale richiesta delle singole realtà.
Ma lunedì 7 giugno 2021 è stata un’altra giornata importante nel percorso della fusione perché un’ampia delegazione dei tre club si è presentata nella sede della Provincia, per incontrare Roberto Padrin, il presidente dell’ente di palazzo Piloni e soprattutto una persona che nel mondo del calcio si è formato, come atleta prima (“Pedro”, il terzino sinistro goleador, leader del BellunoPonte allenato da Toni Tormen promosso in C2 nel maggio 2003), come dirigente poi.
Non è un mistero che proprio Padrin avesse in tempi non sospetti suggerito di studiare forme di collaborazione, lui che quotidianamente si trova a maneggiare questioni delicate che testimoniano la profonda crisi del tessuto economico e industriale del territorio bellunese.
Con lui, a nome del San Giorgio, c’era anche Claudio Fant. Da Feltre sono arrivati i fratelli Alessio e Dario Cremonese, che rappresentano la Manifattura Valcismon, azienda di famiglia presente con il marchio Sportful nella verdegranata Union; a loro si è aggiunto il presidente, Nicola Giusti. C’era ovviamente Livio Gallio, al 99 per cento destinato alla presidenza della nascitura Dolomiti. Folta la delegazione gialloblù: il presidente Alberto Lazzari, il vice Perissinotto, l’amministratore delegato Paolo Polzotto, a sua volta portavoce - come i fratelli Cremonese - di un’azienda sponsor, l’Ital-Lenti. In serata sembrava dovesse uscire un comunicato ufficiale congiunto, come quelle del 3 maggio, ma al di là della prudenza, quello di lunedì può essere visto come il primo passo formale, quasi una presentazione a chi amministra la cosa pubblica, nel nome di una squadra che ha l’ambizione di scrivere una storia tutta da scoprire.
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