Belluno, Feltre, Sedico: in Provincia la prima presentazione della fusione a tre

Martedì 8 Giugno 2021 di Maurizio Ferin
Da sinistra Perissinotto, vicepresidente Belluno; Gallio, presidente in pectore della Dolomiti; Paolo "Jeki" De Cian tra Alessio e Dario Cremonese
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È trascorso poco più di un mese da quel lunedì pomeriggio del 3 maggio in cui come un fulmine a ciel sereno un comunicato congiunto di Belluno, Union Feltre e San Giorgio Sedico annunciava il progetto fusione.

Da allora ci sono stati molti incontri e nessuna notizia ufficiale, anche se molto di ciò che uscì già il giorno dopo (la candidatura forte di Renato Lauria per la panchina, le Dolomiti nella denominazione ufficiale) è vicino a diventare realtà. Il 18 maggio invece avevamo anticipato il colore delle maglie, bianco, quasi per anestetizzare ogni eventuale richiesta delle singole realtà.

Ma lunedì 7 giugno 2021 è stata un’altra giornata importante nel percorso della fusione perché un’ampia delegazione dei tre club si è presentata nella sede della Provincia, per incontrare Roberto Padrin, il presidente dell’ente di palazzo Piloni e soprattutto una persona che nel mondo del calcio si è formato, come atleta prima (“Pedro”, il terzino sinistro goleador, leader del BellunoPonte allenato da Toni Tormen promosso in C2 nel maggio 2003), come dirigente poi.

Non è un mistero che proprio Padrin avesse in tempi non sospetti suggerito di studiare forme di collaborazione, lui che quotidianamente si trova a maneggiare questioni delicate che testimoniano la profonda crisi del tessuto economico e industriale del territorio bellunese. E allora com’è pensabile andare avanti come in questa stagione, com’è possibile pensare di disperdere risorse economiche così ingenti (si parla di un paio di milioni di euro) fra tre società, nella stessa categoria, la serie D? Tutti ragionamenti che sono alla base del progetto innescato da Paolo “Jeki” De Cian, uomo forte del San Giorgio, anima della società di Sedico e capofila della delegazione che si è presentata alle 14.30 a palazzo Piloni.

Con lui, a nome del San Giorgio, c’era anche Claudio Fant. Da Feltre sono arrivati i fratelli Alessio e Dario Cremonese, che rappresentano la Manifattura Valcismon, azienda di famiglia presente con il marchio Sportful nella verdegranata Union; a loro si è aggiunto il presidente, Nicola Giusti. C’era ovviamente Livio Gallio, al 99 per cento destinato alla presidenza della nascitura Dolomiti. Folta la delegazione gialloblù: il presidente Alberto Lazzari, il vice Perissinotto, l’amministratore delegato Paolo Polzotto, a sua volta portavoce - come i fratelli Cremonese - di un’azienda sponsor, l’Ital-Lenti. In serata sembrava dovesse uscire un comunicato ufficiale congiunto, come quelle del 3 maggio, ma al di là della prudenza, quello di lunedì può essere visto come il primo passo formale, quasi una presentazione a chi amministra la cosa pubblica, nel nome di una squadra che ha l’ambizione di scrivere una storia tutta da scoprire.

Ultimo aggiornamento: 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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