Padova attende la Juve giovane, parla Oddo: «Sarà durissima, ci serve più cattiveria sotto porta»

Mister Oddo sprona i suoi (da padovacalcio.it)
PADOVA - Un vantaggio da consolidare all'Euganeo, se si vuole andare avanti nei playoff, alla semifinale. Il Padova si prepara al ritorno, dopo aver espugnato Alessandria...

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PADOVA - Un vantaggio da consolidare all'Euganeo, se si vuole andare avanti nei playoff, alla semifinale. Il Padova si prepara al ritorno, dopo aver espugnato Alessandria nelmatch con la Juve U23. Il dopo partita suggerisce i temi che serve tenere presente per il prossimo scontro.

«Sono molto contento, anche se avremmo potuto segnare più gol».

Comincia da qui Massimo Oddo la sua disamina al termine di una gara nella quale promuove la squadra.

«Non era assolutamente semplice perché la Juve è una squadra di talento, è in palla dato che sta giocando da tanto mentre noi eravamo fermi da un mese, e volevo vedere come rispondevamo atleticamente: al riguardo non ho mai visto correre così tanto la squadra, dalla panchina soprattutto nel primo tempo ho visto ritmi altissimi. Abbiamo corso in avanti e indietro sbagliando perché potevamo evitarlo. Nel primo tempo abbiamo fatto nel complesso discretamente, pur prendendo un sacco di contropiedi evitabilissimi dato che mantenevamo poco la palla avanti. Nel secondo tempo abbiamo fatto un po' meglio anche negli ultimi venti metri e dobbiamo essere un po' più cattivi sotto porta».

L'aveva preparata in questo modo la partita?

«Cercando di muoverci il meno possibile e trovando molto compattezza perché la Juve si muove tantissimo per il campo e se vai uno contro uno rischi di perdere un po' le posizioni, Invece li abbiamo attaccati poco alto, li aspettavamo un po' di più. Abbiamo fatto bene le uscite. Quasi tutti i pericoli sono arrivati in contropiede, mentre quando eravamo posizionati bene abbiamo sofferto il giusto e la squadra ha fatto bene. Poi dovevamo sfruttare le nostre caratteristiche e le qualità dei singoli come l'assist di Ceravolo e il gol di Chiricò. Ma, ripeto, abbiamo avuto tante altre occasioni e potevamo segnare ancora. Adesso comunque pensiamo al ritorno che sarà durissimo».

Assist a parte, Ceravolo si è mangiato qualche gol: problema di condizione o partita per lui nata sotto una cattiva stella?

«Atleticamente sta bene perché non ha mai corso così tanto, come anche il resto della squadra. Il problema sotto porta riguarda tutti: molte volte siamo arrivati ai venti metri e abbiamo esitato a tirare, magari per un eccesso di altruismo. All'intervallo ho detto ai ragazzi di osare maggiormente perché quando si vede la porta, bisogna cercare di prenderla. Bisogna essere più coraggiosi nelle conclusioni e più cattivi sotto porta».

Quanto al pacchetto arretrato, il tecnico biancoscudato sottolinea alcuni concetti.

«Abbiamo basato molto la partita sulla fase difensiva visto che era importante non prendere gol. Ajeti e Valentini hanno disputato una grande prestazione, ma anche Pelagatti e Monaco quando sono entrati sono stati determinanti per concentrazione e precisione. Ma i quattro centrali non possono fare prestazioni del genere se non hanno copertura davanti e nonostante le difficoltà Saber, Dezi, Settembrini e Della Latta hanno fatto benissimo. Della Latta ha giocato una partita di grande generosità attaccando mille volte l'area di rigore e poi dando tanto aiuto alla fase difensiva».

Ajeti, Valentini e Saber sono usciti lamentando qualche problema fisico. Come stanno?

«Sono stati tutti cambi precauzionali, in linea di massima non hanno nulla di grave».
 

 

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Il Gazzettino