BELLUNO - L'insostenibile leggerezza di 40 gol all'attivo. Più di Messi e Cristiano Ronaldo. Più di Ciro Immobile e Maurito Icardi. Possibile?...
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Eppure 40 gol non sono uno scherzo...
«No, è vero. Sono una soddisfazione grandissima. Anche se ancora non me ne rendo perfettamente conto».
Te l'aspettavi un exploit personale del genere?
«Non avevo alcuna aspettativa. Quest'anno era importante sacrificarsi in qualsiasi ruolo per il bene di tutta la squadra. Mai avrei pensato di riuscire a confermarmi e addirittura superare il record dell'anno scorso. Per molto tempo non ho guardato la classifica marcatori: erano le mie compagne a tenermi aggiornata. È soprattutto grazie a loro che sono arrivata a quota 40».
Il gol più bello?
«Nella partita di ritorno contro il Due Monti. Ho fatto un gol al volo da posizione defilata sulla destra. Un missile che si è insaccato sotto la traversa. Uno di quei gol che quando lo fai stupiscono anche te, e ti chiedi ma come hai fatto?».
Il gol che ricorderai di più?
«Beh sicuramente l'ultimo, segnato domenica, che mi ha permesso di arrivare a quota 40 e di far vincere la mia squadra. È stato anche un gol particolare perché l'assist me lo ha fatto il mio portiere Zanella direttamente dalla sua area di rigore».
Il gol numero 40 coincide anche con il triplice fischio della stagione. Una stagione un po' particolare. Come la vedi?
«È stato un campionato bello, ma difficile. Quel che è certo è che quest'anno la fortuna non è stata a nostro favore».
Come vedi il futuro? 40 gol non passano inosservati.
«Il futuro è sempre un'incognita. Vedremo dalle riunioni tra società e giocatrici quello che succederà. Mi auguro che il Keralpen Belluno vada avanti più anni possibili: siamo una bella realtà che non deve assolutamente morire».
Qualche proposta?
«Già l'anno scorso ne avevo ricevute quattro da squadre di serie B. Quest'anno so per certo dell'interesse di Vittorio Veneto e Villanova».
Anche tuo fratello Silvano gioca, con il Cavarzano. Il calcio non manca mai in casa Sommariva...
«Infatti: non manca mai. Avere un fratello che gioca a calcio è molto bello e costruttivo. Lui è più piccolo di me di 6 anni. Ci consigliamo a vicenda».
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Il Gazzettino