SOSPIROLO - «Non so nulla di preciso dei vandalismi che si sarebbero verificati nel fine settimana ai Cadini di Brenton. Una cosa è certa: aver messo un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il vicesindaco di Sospirolo, Rudy Vallet, condivide la scelta del Parco di far pagare il biglietto per visitare i famosi Cadini, anche se questo non è bastato per fermare una comitiva di spiaggianti che, lunedì 29 giugno, in barba ai divieti e alle staccionate che proteggono i Cadini si sono accomodati sulle candide rocce calcaree per una giornata in costume, un bagno e un picnic. «Con il ticket d'ingresso - spiega Vallet - si sono risolti molti problemi, come ad esempio la presenza di servizi igienici e un maggior controllo. Insomma, hanno profanato con estrema superficialità un monumento della natura».
PUREZZA COMPROMESSA
«Il divieto alla balneazione nelle spettacolari vasche - spiega Vallet - parte ancora nel 2007 da parte del Parco». Divieto anche di gettare sassi o altro nell'acqua, di sporcare i ripiani rocciosi, di toccare le forme di corrosione carsica, «di tenere altri comportamenti che possano alterare la naturale azione di corrosione chimica dell'acqua, compromettendone la purezza e dunque la vita degli organismi vegetali o dei microrganismi in essa presenti».
L'ORDINANZA DEL PARCO
«La violazione dell'ordinanza - era stato deciso - viene punita con una sanzione amministrativa da 25 a 1.032 euro, salvo ogni altro provvedimento eventualmente necessario. Al Corpo forestale dello Stato, e successivamente ai Carabinieri forestali, ed agli agenti del Parco era stato demandato il compito di far rispettare l'ordinanza, accertando ogni eventuale trasgressione». Da anni, dunque, i visitatori non sempre si limitano ad osservare, con il rispetto dovuto, questo monumento naturale di eccezionale valore ambientale. Spesso alcuni prima ma anche dopo i divieti, pertanto - non resistono alla tentazione di immergersi nelle acque dei Cadìni.
MONUMENTO DELLA NATURA
«Un simile comportamento - commenta Vallet - oltre a presentare non trascurabili margini di rischio data la profondità, è in grado di alterare, a quel che dicono i tecnici, la naturale azione di corrosione chimica dell'acqua, che, insieme alla presenza di ripiani rocciosi fessurati e leggermente inclinati e all'azione abrasiva dell'acqua corrente, costituisce uno dei fattori genetici del fenomeno. Questi effetti negativi possono scaturire anche da altre condotte biasimevoli, come gettare sassi o altro nell'acqua, sporcare in qualsivoglia modo i ripiani rocciosi, toccare le forme di corrosione carsica».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino