Cadaveri nascosti nella legnaia, l'anziano ha il cranio fratturato

Cadaveri nascosti nella legnaia, l'anziano ha il cranio fratturato
SANT'URBANO - Fratture sul cranio dello zio, sepolto nella legnaia di casa, a Sant'Urbano, da più di 3 anni. E' quanto emerso dalle prime indiscrezioni...

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SANT'URBANO - Fratture sul cranio dello zio, sepolto nella legnaia di casa, a Sant'Urbano, da più di 3 anni. E' quanto emerso dalle prime indiscrezioni sull'autopsia eseguita venerdì mattina, in ospedale a Rovigo, sulle salme di Italo Battistella e della sorella Nerina, deceduta 6 mesi fa e ritrovata insieme al fratello soltanto il 15 maggio scorso dai carabinieri. I corpi dei due anziani, morti entrambi a 87 anni, erano nascosti nella legnaia di casa, in via Adige Superiore. «L'ho fatto per le pensioni», aveva confessato ai militari il figlio di Nerina, Federico Bernardinello, ancora ricoverato in Psichiatria e denunciato per occultamento di cadavere e truffa aggravata. Agli inquirenti il 54enne ha  detto che mamma e zio erano morti per cause naturali. Una versione che sarà confermata o smentita dall'esito dell'autopsia, affidata dalla procura rodigina al medico legale Luca Massaro. Dalle radiografie sono emerse alcune lesioni sul cranio di Italo, incompatibili con quello che al momento si conosce della sua storia clinica. Non risulta chiaro però se la frattura risalga a quando l'87enne era ancora in vita o se sia una conseguenza dei numerosi spostamenti delle ossa da parte del nipote, motivo per cui le ipotesi investigative non sono cambiate. Saranno ulteriori accertamenti a chiarire quando è avvenuta la frattura e soprattutto se sia stata mortale. Sono stati disposti inoltre l'esame tossicologico su liquidi e tessuti per rilevare l'eventuale somministrazione di sostanze chimiche.

M. E. P. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino