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PADERNO DEL GRAPPA (TREVISO) - Macabro ritrovamento in una zona boschiva del Trevigiano: il cadavere di un uomo di 39 anni, Dedja Bledar, di origini albanesi ma che viveva ad Asolo, è stato trovato a Paderno del Grappa. I familiari non lo vedevano dal pomeriggio di ieri 20 gennaio, ma in realtà gli ultimi a vederlo in vita sono stati, ieri sera, i colleghi di lavoro in un esercizio pubblico dove era impiegato come giardiniere. I familiari allarmati si sono messi a cercarlo e questa mattina stavano per denunciarne la scomparsa quando un parente, all'incirca alle 9.30, ha avvistato la sua auto in una zona boschiva di via Colli. Il corpo è stato invece trovato a cento metri dall'auto, abbandonata in un sentiero sterrato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo investigativo e il pm Barbara Sabattini.
Ferite di arma da taglio
Il cadavere presenta diverse ferite da taglio in varie parti del corpo, anche molto profonde. E pure ferite che si sarebbe procurato nel tentativo di difendersi. Ad una prima analisi sono emersi fendenti alla testa e al torace, uno ha perforato il polmone. Questo fa propendere per la pista dell'omicidio. Nessuna arma però è stata trovata vicino al corpo.
Chi è la vittima
Il 39enne trovato morto in zona boschiva di Paderno del Grappa è Dedja Bledar. Lavorava in un locale pubblico a Borso del Grappa: la vittima faceva infatti il giardiniere all'Antica Abbazia, ma si rendeva disponibile anche per lavoretti extra, sempre di giardinaggio, in case private.
L'amico: «Un gran lavoratore»
«Gran lavoratore, si è sempre dato da fare. Siamo scioccati» il commento di un coetaneo, anche lui di origini albanesi, arrivato sul luogo del ritrovamento. «Bravissima persona, è in Italia da un ventina di anni - prosegue - per questo non riusciamo a spiegarci cosa possa essere successo».
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Il Gazzettino