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VICENZA - Caccia ai piccioni. A Vicenza ce ne sono tanti. Troppi. Così è ripartita la campagna di allontanamento con i falchi, tra i maggiori predatori di questi volatili.
Nel mirino il centro storico. «Contenere la presenza dei colombi è fondamentale sia per motivi sanitari che per la salvaguardia del patrimonio artistico-monumentale - spiega l'assessore all'ambiente Simona Siotto - L'allontanamento con i falchi è una soluzione efficace che consente di garantire la tutela della salute pubblica nonché il decoro della città».
I rapaci, in azione da qualche giorno, sono “in servizio” due volte alla settimana. Cinque-sei quelli liberati sotto la guida dei falconieri. Al setaccio, piazze e vie del cuore cittadino.
Gli interventi rientrano nell'appalto aggiudicato in estate per l'attività di contenimento. La durata è di 3 anni a un costo di 160 mila euro. La cattura passa anche attraverso le gabbie.
Non solo. In alcuni monumenti come palazzo Chiericati, sede della piancoteca civica, è stato adottato un sistema elettrostatico antipiccione. Insieme alle reti installate con i dissuasori, l'impianto consente di tenere lontani gli uccelli che, secondo il Comune, sporcano e danneggiano le superfici dell'edificio.
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