Bustarella al primario per saltare la lista d'attesa, Zaia: subito esposto-denuncia

Si scatena il putiferio sulla sanità veneta: a gettare ombre sull'annosa questione delle liste di attesa è un servizio di Francesca Biagiotti che andrà in...

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Si scatena il putiferio sulla sanità veneta: a gettare ombre sull'annosa questione delle liste di attesa è un servizio di Francesca Biagiotti che andrà in onda stasera a mezzanotte (sabato 13 gennaio) su Raiuno, durante la trasmissione "Petrolio" di Duilio Giammaria. In sintesi la giornalista, armata di telecamera nascosta, ha preso appuntamento privatamente con il primario di una struttura ospedaliera veneta per un intervento di chiusura delle tube e si sarebbe sentita chiedere «una bustarella da duemila euro» per poter saltare la lista d'attesa e rientrare tra le pazienti operabili nel corso di gennaio. Si tratterebbe di una clinica convenzionata di Padova.


A riportare la vicenda Gian Antonio Stella in un articolo sul Corriere della Sera. Non è mancata l'immediata reazione del presidente del Veneto Luca Zaia, che ha annunciato un esposto-denuncia sui fatti.

 


«Due notizie  - afferma Zaia - che, per l'autorevolezza della fonte, non dubito corrispondano al vero e che gettano non soltanto pessima luce sull'immagine di un servizio sanitario, come quello veneto, in cui efficienza e rigore ho sempre preteso siano norma e prassi, ma integrano anche un danno patrimoniale.Mi pare che quanto riferito nell'articolo sia più che sufficiente per consentire alla Regione del Veneto, di cui devo tutelare in ogni sede l'interesse, di presentare alla Magistratura inquirente un esposto-denuncia sui fatti, documento che verrà poi integrato con quanto emergerà ulteriormente dalla trasmissione televisiva, il cui contenuto mi auguro venga al più presto consegnato alla competente giurisdizione. È assolutamente inaccettabile che una o due mele marce vanifichino l'ottimo e faticoso impegno quotidiano di decine di migliaia di operatori che lavorano in silenzio con professionalità e competenza - conclude il Presidente - consentendo al sistema sanitario veneto di essere ai primi posti in tutte le classifiche. Per questo, quando qualcuno sbaglia, deve essere identificato e punito». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino