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MESTRE - Giornata di prova per le scuole superiori veneziane, che hanno svuotato i plessi e trasferito tre studenti su 4 in didattica a distanza. Licei e istituti tecnici e professionali, pubblici e privati, sono stati riprogrammati nel giro di 48 ore dai dirigenti scolastici e dagli uffici, chiamati prima dal Dpcm e poi dall’ordinanza regionale a continuare con il programma in presenza solo per il 25% delle lezioni (circa una classe su quattro, a turni), limitando così le occasioni di contagio tra i ragazzi più grandi, garantendo postazioni per gli insegnanti, costretti ad alternare lezioni in classe a lezioni in videoconferenza, e per gli studenti più fragili. Un lavoraccio che in questo primo giorno ha inevitabilmente avuto qualche intoppo, dovuto nella maggior parte dei casi alla linea internet che saltava a scuola o a casa dei ragazzi.
EFFETTO A CATENA
Di certo l’effetto svuotamento delle classi ha avuto un riflesso anche sui mezzi di trasporto: «Nella giornata di ieri c’è stato un drastico calo di utenza per il combinato della didattica a distanza al 75% e delle attività che chiudono alle 18» spiega il direttore generale di Avm, Giovanni Seno che fa sapere che l’azienda di trasporti non prevede però, dall’oggi al domani, ritocchi agli orari o adeguamenti. «Sulla base dell’esperienza fatta in situazioni analoghe, prima di intervenire vogliamo monitorare la situazione per un po’ di tempo. Le abitudini cambiano lentamente e vogliamo capire bene come si sposta e si riassesta la domanda». I trasporti sono uno dei tasselli più delicati di questo inizio anno scolastico. Chiamati a garantire una capienza massima fino all’80% (circa 80 passeggeri in autobus e 224 in tram), apparivano comunque troppo affollati, finendo al centro delle polemiche e delle paure. Alcuni dirigenti mestrini, in collaborazione con Actv, avevano deciso di scaglionare gli accessi proprio per evitare un affollamento nella fascia oraria tra le 7 e le 8 del mattino. Situazione che diventava più critica in particolare nei grandi poli scolastici, come quello di Mirano, o nelle zone come quella di via Bissuola a Mestre e di Gazzera e Asseggiano in cui si concentrano tantissimi istituti superiori con un viavai quotidiano di migliaia di ragazzi. «Io prendo l’autobus al Graspo d’uva e da inizio anno vedevo gli autobus tirare dritto perché già alla massima capienza - racconta una studentessa del liceo Morin -. Ieri, per la prima volta, ho trovato posto a sedere sulla corsa scolastica diretta alla Gazzera».
INTERNET
Per chi è rimasto a casa, i conti si fanno invece con la connessione.
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Il Gazzettino