Da 30 a 200 gruppi al giorno scaricati dai bus turistici: sono tutti asiatici

Da 30 a 200 gruppi al giorno scaricati dai bus turistici: sono tutti asiatici
VENEZIA - Trenta gruppi al giorno, che diventano ottanta in alta stagione e nei momenti più caldi possono raggiungere anche la ragguardevole cifra di duecento. Tutti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - Trenta gruppi al giorno, che diventano ottanta in alta stagione e nei momenti più caldi possono raggiungere anche la ragguardevole cifra di duecento. Tutti cinesi e coreani (e in subordine giapponesi), non quantificabili all'interno degli autobus turistici che giungono quotidianamente al Tronchetto. E mai seriamente monitorati, dal momento che almeno per ora Avm può al massimo fare riferimento al numero di mezzi stazionanti in isola, ma non approfondire il numero dei loro passeggeri. A denunciare la situazione è Andrea Gersich, presidente dei Tolomazzi, l'associazione che riunisce la maggior parte delle agenzie di viaggio ancora operative nella città storica (fra i tredici e i quattordici aderenti). «Il fatto in sé è grave - spiega - perché questo numero ragguardevole di visitatori rientrano a pieno titolo nel cosiddetto e mai troppo contestato mordi-e-fuggi, e per ora rimangono estranei a ogni forma di contabilizzazione. A Venezia ci rimangono al massimo per tre ore, con tour ridotti all'osso portati a sei o sette ore se a cinesi e coreani si sostituiscono i giapponesi. E non meno preoccupante è la constatazione che queste persone pretendono esclusivamente tour leader della loro nazionalità, perlopiù non autorizzati e dotati di una cultura locale a dir poco improvvisata»...

 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino