I clienti trasportati in bus-navetta dagli ostelli e hotel di Mestre fino a Venezia

I clienti trasportati in bus-navetta dagli ostelli e hotel di Mestre fino a Venezia
MESTRE - Il Comune vuole chiedere ai proprietari degli alberghi e degli ostelli attorno alla stazione di finanziare delle navette per trasportare i loro clienti a Venezia. Ma i...

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MESTRE - Il Comune vuole chiedere ai proprietari degli alberghi e degli ostelli attorno alla stazione di finanziare delle navette per trasportare i loro clienti a Venezia. Ma i gruppi privati internazionali non ci sentono: i trasporti sono compito dell'Amministrazione pubblica, loro pensano a creare ricchezza investendo sulla città. Questo, in sintesi, il pensiero degli imprenditori privati. In compenso c'è già chi sta valutando di organizzare la cosa cogliendo l'occasione di dare un servizio in più e al contempo di entrare in un nuovo segmento di business. Alilaguna si sta muovendo, contattando anche ostelli e alberghi: a loro non chiede di mettere soldi nell'operazione ma di fare da base per il servizio di biglietteria, insomma mettere a disposizione dei clienti i ticket relativi alle navette.

 
NAVETTE PRIVATE
«È la prima volta che sento questa storia che il Comune vorrebbe chiedere a noi di organizzare navette private - commenta Oliver Winter, amministratore delegato della Holding A&O che fa parte del fondo americano Tpg, Texas Pacific Group, che possiede l'ostello AO -. Noi in via Ca' Marcello spingiamo i clienti a utilizzare il treno e non pensiamo di organizzare un servizio di trasporto. Ma se un'altra società ce lo propone possiamo parlarne, anche delle modalità tecniche e organizzative».
Ognuno, per i titolari dell'ostello che entro il primo di febbraio aprirà l'edificio che raddoppierà i posti letto da 1.100 a 2.000, deve fare il mestiere che conosce. «I quartieri dove interveniamo con le nostre infrastrutture ricettive crescono con noi - continua Winter -. Qualcuno deve cominciare, com'è avvenuto nella degradata via Ca' Marcello, poi altri ci seguiranno e lo stanno già facendo».

TAVOLO CONGIUNTO
Giusto nei giorni scorsi l'assessore alla Mobilità del Comune Renato Boraso ha annunciato di voler convocare un tavolo congiunto con i proprietari di ostelli e alberghi della stazione con l'idea di chiedere loro di farsi carico di un servizio di autobus navetta con destinazione Tronchetto, dove i turisti troverebbero il People Mover per raggiungere il centro storico: «Noi non possiamo fare miracoli e non possiamo arrecare ulteriori danni all'utenza pendolare - aveva detto in quell'occasione -. Bisogna capire che, oltre al diritto di costruire secondo le regole urbanistiche, c'è il dovere di collaborare sul piano della mobilità. Non può rimetterci la città».
E se gli albergatori non si faranno convincere a tirar fuori soldi, potrebbe pensarci dunque Alilaguna che, tra l'altro, non è presente solo nei trasporti acquei (dove gestisce in particolare i collegamenti tra l'aeroporto Marco Polo e i principali approdi del centro storico di Venezia, con il Lido, Murano e Punta Sabbioni): in quelli ci lavora sin dal 1999 quando venne costituita da un gruppo di operatori turistici ed ex dipendenti Actv, e fino al 2014 è stata partecipata al 30% dall'Azienda di trasporto pubblico mentre ora è totalmente privata.
Da qualche anno, infatti, è presente col 14% nella società Lalinea di Marghera a fianco di realtà come Fnm (Ferrovie Milano Nord), consorzio Cosmo, Eurobus, Martini Bus, Conam Schio, Atvo: si tratta di una realtà che offre servizi di noleggio con conducente, servizi atipici e di Trasporto pubblico locale (Tpl).

Ha quindi le capacità di gestire anche un sistema di bus navette che potrebbero alleviare la pressione dei turisti sui mezzi dell'Actv, in particolare sulla linea 4L che passa per Corso del Popolo ed è molto utilizzata dai pendolari che spesso lamentano di non riuscire a salire. Il servizio di trasporto potrebbe, a quel punto, persino prevedere navette bus e anche lancioni granturismo per offrire ai turisti un'integrazione che andrebbe pure a vantaggio della città dato che, in tal modo, il punto di arrivo non sarebbe più solo piazzale Roma, la stazione o appunto il Tronchetto come chiede il Comune, ma altri approdi più defilati, in modo da suddividere la pressione dei flussi che ogni giorno portano migliaia di persone in centro storico.
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Il Gazzettino