Burocrazia italiana: a Venezia determina della città metropolitana per 60 centesimi

Burocrazia italiana: a Venezia determina della città metropolitana per 60 centesimi
MESTRE - Il Decreto Semplificazioni, quello che dovrebbe accelerare i procedimenti e snellire le pratiche nella Pubblica amministrazione, ci fa un baffo. Per abbattere il muro...

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MESTRE - Il Decreto Semplificazioni, quello che dovrebbe accelerare i procedimenti e snellire le pratiche nella Pubblica amministrazione, ci fa un baffo. Per abbattere il muro della burocrazia serve davvero ben altro visto che, a fronte di questo decreto da poco varato dal Governo Conte, nella vita reale le cose vanno in maniera del tutto diversa. La prova? Basta spulciare gli albi pretori come quello della Città metropolitana di Venezia che, nei giorni scorsi, ha avviato un'intera pratica per il pagamento di 60 centesimi dovuti per la stampa dell'estratto conto del servizio di Tesoreria, il tutto con tanto di Visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria. Ci mancherebbe.

IL PROCEDIMENTO
In un mondo normale uno, per trovare i 60 centesimi, fruga nella tasca perché qualche monetina di resto la si trova sempre. Nel mondo a parte della Pubblica amministrazione si deve comunque aprire un procedimento, citare gli articoli di legge, ricordare le motivazioni della spesa, verificare appunto che ci siano i soldi disponibili e - dopo aver messo a lavorare segretari, amministrativi e dirigenti, il tutto coordinato da un responsabile del procedimento - firmare quell'atto che dà il via libera all'operazione. Operazione che, per questi 60 cent, dev'essere costata non si sa quanto di più, quando forse bastava avere la password per l'home banking per scaricarsi (gratis) quel benedetto estratto conto.
LA STORIA
Oggetto: assolvimento della spesa di euro 0,60 a favore del tesoriere Unicredit Spa per il pagamento delle competenze a carico dell'ente al 30 giugno 2020; è il titolo della determinazione numero 1672 del 2020 predisposta dal Servizio Finanziario della Città metropolitana di Venezia. Tralasciando tutte le premesse di legge, a un certo punto di arriva al nocciolo: Considerato che la Città metropolitana è tenuta al pagamento delle spese di tesoreria e al rimborso delle somme anticipate dal Tesoriere per conto dell'Ente (...), il Tesoriere ha comunicato di aver posto a carico della Città metropolitana la somma complessiva di euro 0,60 a titolo di spese per la stampa dell'estratto conto/documento di sintesi come risultanti dal conto scalare dell'Ente al 30 giugno 2020. E, per chi vuole farsi davvero del male con il linguaggio della burocrazia, c'è la precisazione che questa minuscola somma verrà impegnata nel bilancio 2020-2022, esercizio finanziario 2020, missione 01, programma 03, titolo 1, macroaggregato 03, capitolo 1010303107954481 Servizi finanziari, conto finanziario U 1.03.02.17.000.

Un caso limite? A sentire gli uffici ci sarebbe perfino di peggio «visto che - spiegano dalla Città metropolitana - tutti i conti devono essere perfettamente allineati al centesimo». Al centesimo? «Sì, al centesimo, altrimenti ci arrivano le segnalazioni da Roma. Ormai siamo diventati bravi a fare questo tipo di determine, non ci mettiamo nemmeno molto tempo. Ma è tutta carta che si somma ad altra carta». Carta che è il sinonimo e il carburante della burocrazia. Ma adesso c'è il Decreto Semplificazioni. O no?
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Il Gazzettino