Rovigo, tumore all'occhio, super intervento e dimissioni poche ore dopo, paziente guarito perfettamente

Il direttore dell'Ulss: «In arrivo nuova risonanza per la dotazione tecnologica del nostro ospedale»

La sala angiografica ibrida dell’ospedale di Rovigo teatro dell'intervento
ROVIGO - Un grande angioma ad un occhio, sostanzialmente un tumore vascolare benigno dell’orbita oculare, che stava aumentando di dimensione e provocando seri disturbi...

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ROVIGO - Un grande angioma ad un occhio, sostanzialmente un tumore vascolare benigno dell’orbita oculare, che stava aumentando di dimensione e provocando seri disturbi visivi. Un’operazione delicata. Ed un risultato che l’Ulss Polesana sottolinea con orgoglio, perché il paziente - sottoposto al complesso intervento per la patologia orbitaria, eseguito con collaborazioni di diverse equipe mediche - è stato dimesso alle 18 del giorno stesso dell’operazione. Alla visita ambulatoriale programmata il giorno successivo, non presentava nessuna complicazione e, alla visita ad un mese di distanza, i sintomi per cui si era rivolto agli specialisti erano del tutto scomparsi.



L’EQUIPE

Tutto questo grazie all’ottimo lavoro sinergico delle equipe del dottor Luigi Caretti, Direttore di Oculistica e del dottor Pietro Amistà, Direttore di Neuroradiologia, ma anche della sala angiografica ibrida dell’ospedale cittadino, inaugurata nel giugno del 2021, una combinazione innovativa, unica al momento nel panorama locale: la sua particolarità sta nell’abbinamento fra un nuovo angiografo biplano, che da solo vale un milione di euro, ed un letto operatorio mobile per interventi prevalentemente neurochirurgici e di chirurgia vascolare, così da permettere interventi microinvasivi di altissima precisione in tempi ridotti.
Si tratta di un modello strutturale e organizzativo altamente innovativo, che coniuga nel blocco operatorio le dotazioni tipiche di una sala operatoria con quelle diagnostiche radiologiche avanzate come l’angiografo digitale, consentendo di eseguire procedure chirurgiche più sofisticate e meno invasive, con il contemporaneo sostegno delle immagini radiologiche e angiografiche. «Tutte le fasi della delicata operazione chirurgica combinata – rimarca l’azienda sanitaria in una nota - sono state eseguite senza spostare il paziente dal letto operatorio con la massima sicurezza garantita dall’angiografo biplano. L’intervento è stato di tipo multidisciplinare, vale a dire che ha visto ruotare attorno al letto chirurgico diverse equipe collaboranti tra loro, che hanno asportato un angioma orbitario di notevoli dimensioni, lesivo e in espansione, embolizzandolo per bloccare l’afflusso di sangue e asportandolo. L’operazione effettuata con queste modalità è stata possibile per l’alta professionalità di tutto il personale».



IL FUTURO


Il direttore generale dell’Ulss Polesana Patrizia Simionato sottolinea come «La prossima istallazione della nuova risonanza magnetica offre completezza alla dotazione tecnologica e di imaging dell’Ospedale di Rovigo e della Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia: il nostro territorio offre le migliori risposte nella cura della patologia neurologica, purtroppo in crescita. Ringrazio le diverse equipe di professionisti che, forti di un approccio multidisciplinare e di un’indiscussa preparazione medica e scientifica, permettono questi risultati d’eccellenza e la piena valorizzazione della sala, un investimento straordinariamente importante per l’ospedale e la sicurezza dei pazienti».
 

 

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Il Gazzettino