Precipita dal tetto di una fabbrica in disuso: grave diciassettenne

BRUGNERA - Stava camminando sul tetto di una fabbrica abbandonata, un ex mobilificio in mezzo alla campagna, senza rendersi conto del pericolo che correva: la copertura era...

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BRUGNERA - Stava camminando sul tetto di una fabbrica abbandonata, un ex mobilificio in mezzo alla campagna, senza rendersi conto del pericolo che correva: la copertura era infatti in eternit e con il peso del ragazzino, uno studente diciassettenne residente a Sacile, ha ceduto, facendo precipitare a terra il giovane. Un volo di sei metri che poteva costargli la vita. Erano in tre sul tetto di quel capannone in disuso: il diciassettenne e due amici di sedici anni di Brugnera, tutti e tre studenti di un istituto professionale di Pordenone. Ieri, intorno alle 13, probabilmente dopo aver terminato le lezioni, il trio di minorenni ha deciso di non rincasare subito, ma di dirigersi verso quella fabbrica dove, ovviamente, non avrebbero incontrato nessuno. Senza alcuna difficoltà, i ragazzini hanno scavalcato la recinzione di quella che un tempo era una delle tante fabbriche di mobili della zona, e si sono arrampicati lungo le scale esterne in acciaio dell'ex complesso produttivo, per raggiungere il tetto di eternit. E si sono fermati lì, per motivi - si legge nella nota dei carabinieri della Compagnia di Sacile - tuttora al vaglio degli investigatori; allo stato non risulta che stessero praticando Parkour.

IL VOLOIl diciassettenne si è messo a camminare sul tetto di eternit, senza rendersi conto delle precarie condizioni strutturali della copertura. Tanto che alcuni pannelli in eternit hanno ceduto sotto il peso del ragazzino, facendolo precipitare a terra, sul pavimento del capannone, dopo un volo di sei metri. Nonostante la caduta, il ragazzino non ha perso i sensi ed è rimasto sempre vigile e, da quanto appreso, non avrebbe subito lesioni importanti.
I SOCCORSIIl diciassettenne è stato subito soccorso e portato con l'eliambulanza al Santa Maria della Misericordia di Udine; non è in pericolo di vita.

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Il Gazzettino