Bostrico, quel terribile insetto che si mangia da dentro gli alberi del Veneto: più di 2 milioni di piante morte, danno da 400milioni di euro

Bostrico, quel terribile insetto che si mangia da dentro gli alberi del Veneto
Diecimila ettari di terreno colpito, due milioni e mezzo di piante morte, 3,8 milioni di metri cubi di materiale da asportare, un danno diretto di 200 milioni di euro per il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Diecimila ettari di terreno colpito, due milioni e mezzo di piante morte, 3,8 milioni di metri cubi di materiale da asportare, un danno diretto di 200 milioni di euro per il deprezzamento del legname più altrettanti di danni indiretti. Bastano questi dati per definire drammatici gli effetti del bostrico in Veneto?

Bostrico, cosa e'

Si chiama Ips typographus, meglio noto come bostrico tipografo, è un piccolo insetto coleottero lungo tra i 4 e i 5 millimetri che sta facendo strage nei boschi del Nord Italia. Perché si sviluppa sotto la corteccia degli alberi, in particolare gli abeti rossi, scavando intricate gallerie che interrompono il flusso della linfa e in tal modo porta inevitabilmente a morte le piante in breve tempo. Appunto, due milioni e mezzo di alberi colpiti solo in Veneto. Il resto del disastro è in Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige. È così che il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha deciso di intervenire: è in fase di stesura una ordinanza di Protezione civile che, come avvenuto cinque anni fa con la tempesta Vaia, consentirà di diminuire gli adempimenti burocratici e di accelerare gli interventi.


Come combattere il bostrico

A darne notizia è Dario Bond, bellunese, ex deputato di Forza Italia ed ex capogruppo degli azzurri in consiglio regionale del Veneto, che lo scorso settembre ha aderito a Fratelli d'Italia, partito di cui ha preso la tessera all'inizio di questo mese. Bond ha ricevuto un incarico dal ministro Lollobrigida per occuparsi di tutta la parte boschiva del Paese. E tra i primi problemi da affrontare c'è, appunto, il bostrico. «Come per i danni provocati da Vaia - dice Bond - ci saranno delle deroghe per intervenire nei boschi e asportare gli alberi colpiti da questo insetto. In pratica gli operatori forestali potranno intervenire con pochissime autorizzazioni per prelevare il materiale boschivo intaccato dal bostrico. Il fattore tempo, infatti, è fondamentale perché più si lascia a terra il legname intaccato e più la malattia si diffonde nel bosco. L'ordinanza di Protezione civile consentirà di agire celermente e di portare a valle il materiale colpito da questo micidiale insetto». Sono dunque previste deroghe per intervenire nei boschi e asportare il materiale colpito. Le norme di riferimento sono le stesse dell'ordinanza per la tempesta Vaia, quella del 15 novembre 2018, in particolare gli articoli 4, 11 e 12 per le questioni tecniche. Una normativa che ovviamente interesserà non solo il Veneto, ma tutto il Nord Italia, dove il bostrico sta particolarmente facendo danni. I tempi per l'approvazione di questa nuova ordinanza? «Un paio di mesi, sicuramente entro l'estate», dice il consigliere del ministro Lollobrigida.



Oltre all'agricoltura, Bond sta seguendo con particolare interesse anche tutta la partita dell'autonomia. «Il lavoro che sta portando avanti il ministro Roberto Calderoli è molto importante e se entro l'anno, come pare, si riuscirà a trovare un'intesa tra le Regioni e il Governo per l'attribuzione di particolari forme di autonomia, si riusciranno ad avere risorse per tanti settori, comprese le cosiddette "terre alte" e quindi i pascoli, i boschi e, a cascata, la prevenzione di fenomeni come le frane. Con l'autonomia, le Regioni virtuose come il Veneto riusciranno ad avere anche maggiori risorse per far fronte ad esempio ai maggiori costi provocati in ambito sanitario dall'emergenza pandemica». Bond concorda, tra l'altro, con l'invito del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ad arrivare ad una "pacificazione sociale" dopo il Covid. «Il governatore ha ragione, i toni aggressivi devono placarsi», dice Bond. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino