VENEZIA - Nemmeno la morsa del freddo né la Madonna della Salute riescono a liberare Venezia dalla piaga delle bande di borseggiatori e borseggiatrici. Queste persone, per...
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LA LOTTAÈ Franco, il non distratto che ha fermato il ladro, a raccontare come sono andate le cose: «Dopo aver controllato bene le due turiste, quest'uomo, uno mai visto prima, è entrato nel negozio da cliente e ha aperto una borsa senza che nessuno si accorgesse di nulla. Sono quindi entrato anch'io e quando questi ha preso il portafogli sono intervenuto e l'ho fermato. Era piccolo e veloce, cercava di divincolarsi, cercando di cavarsela buttando a terra il portafogli rubato. È riuscito a scappare, ma si è buttato in una calle cieca, per cui ci siamo affrontati. Lo ho fermato e tenuto stretto. Ho chiesto aiuto e nessuno ha mosso un dito. Nessun uomo dei negozi, almeno le donne hanno chiamato le forze dell'ordine al telefono. Un passante si è fermato ad aiutarmi e l'ho mandato in piazza a chiamare i vigili, pioi è passata una guardia giurata e siamo in due riusciti a fermarlo fino all'arrivo degli agenti. Mi creda - conclude - non è bello stare 10 minuti a tenere ferma una persona».
LE POLEMICHEIl malvivente è stato quindi portato al posto fisso di polizia di San marco ed è stato identificato, mentre le due turiste sporgevano denuncia. Il portafogli conteneva 700 euro in contanti e nello zainetto c'era un cellulare che sarebbe stato rubato alla Salute. «Abbiamo chiamato il 113 subito e più volte - afferma un negoziante delle Mercerie - e non ha risposto nessuno. E se fosse stata un'emergenza che non si poteva gestire con una zuffa? Mi hanno richiamato dopo 10 minuti, ma era tutto finito».
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Il Gazzettino