104 anni e non sentirli: lo scrittore Boris Pahor candidato consigliere

104 anni e non sentirli: lo scrittore Boris Pahor candidato consigliere
TRIESTE - I suoi 104 anni non lo fermano. Anzi, lo scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor corre per tentare di conquistare un posto in Consiglio regionale candidandosi...

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TRIESTE - I suoi 104 anni non lo fermano. Anzi, lo scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor corre per tentare di conquistare un posto in Consiglio regionale candidandosi con la Slovenska Skupnost, di cui è presidente onorario, alle elezioni del prossimo 29 aprile in Friuli Venezia Giulia. Qualora fosse eletto, sicuramente non sarebbe un rappresentante di facciata, uno di quelli il cui nome è stato inserito nelle liste soltanto per attrarre e racimolare qualche voto in più perchè è noto il rispetto di Pahor per le istituzioni. Come il suo impegno nella ricostruzione storica di quanto accaduto in questa parte di Nord Est e oltreconfine nei terribili anni della Seconda Guerra mondiale e dopo.


Dunque, quella dello scrittore è una candidatura reale, a dispetto del dato anagrafico, che segna sulla carta d'identità la veneranda età di 104 anni. Probabilmente è il candidato più anziano di sempre. L'autore di Necropoli e tanti altri libri è sopravvissuto ai campi di concentramento, a oltre un anno in un luogo di cura e a tante altre terribili esperienze, quasi troppe per essere condensate in una sola vita, cominicata allo scoppio del secondo conflitto globale. Pahor tenta una nuova avventura candidandosi, appunto, per la prima volta alle elezioni regionali a sostegno di Sergio Bolzonello, candidato presidente del centrosinistra e già vicepresidente della Regione. «Attivo e arzillo - riferisce l'Ansa - Boris Pahor continua a scrivere libri e soprattutto ad alimentare quella che deve essere la sua caratteristica principale: incontrare i giovani, andare nelle scuole e dialogare con i ragazzi. E se dovesse essere eletto potrà davvero confermare l'abusato slogan "da domani si cambia vita"".  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino