Ha il vizio del gioco, via 98mila euro dal conto ​del fratello: incastrato dalla madre

Spariti 98 mila euro
BORGORICCO Il vizio del gioco l'ha portato a rubare dal conto corrente del fratello 98mila euro in appena nove mesi. La storia si è sviluppata a Borgoricco a cavallo...

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BORGORICCO Il vizio del gioco l'ha portato a rubare dal conto corrente del fratello 98mila euro in appena nove mesi. La storia si è sviluppata a Borgoricco a cavallo tra il giugno dello scorso anno e gli inizi di marzo. Nei guai è finito N.M. di 39 anni, nullafacente, che vive in casa con la madre vedova di 67 anni. In Messico da tempo risiede invece un secondo figlio che ha un ruolo di prestigio come ingegnere in un'azienda e percepisce uno stipendio "importante". Non venendo spesso in Italia, da sempre ha incaricato la madre di gestirgli la contabilità e il conto corrente. La donna ha una sorta di delega sul conto proprio per verificare la movimentazione ed effettuare eventuali operazioni su richiesta del figlio.

 

L'indagine è cominciata in primavera quando il professionista che vive in Messico doveva effettuare un acquisto di valore, ma quando è andato a pagare con la carta di credito ha appreso che il suo conto era privo di capienza. L'indomani ha avvisato la mamma che è subito andata in caserma dai carabinieri della stazione di Campodarsego formalizzando una denuncia per clonazione di bancomat a carico di ignoti. I militari dell'Arma del maresciallo Francesco Adelio Rosato hanno cominciato un'intensa attività per capire che fine avessero fatto i soldi del ragazzo residente in Messico. Conti alla mano, all'appello mancavano 98mila euro. Attraverso la banca dove il cittadino residente in Messico ha il conto corrente, sono stati acquisiti tutti gli estratti conto e sono emersi decine di prelievi bancomat. Cifre spropositate e soprattutto prelievi quasi giornalieri effettuati nelle filiali della provincia di Padova. Dato interessate, non sono stati effettuati prelievi a Borgoricco. Fin da subito i militari hanno sospettato che di fatto non vi era stata alcuna clonazione, ma il sospettato potesse ruotare attorno alla sfera familiare della vittima. Sono stati acquisiti i filmati di buona parte dei prelievi incriminati. E' uscito il volto di uno sconosciuto, che, consapevole della presenza degli occhi elettronici, metteva quasi sempre una sciarpa davanti al volto per occultare i caratteri somatici del viso. Questi fotogrammi sono stati acquisiti e in un secondo tempo mostrati alla mamma sessantasettenne che è sbiancata. "Si è mio figlio - ha detto - sono distrutta". Dopo questa decisiva conferma i carabinieri si sono recati a casa della donna e del figlio per una perquisizione. Ebbene, sono spuntati tutti i vestiti riconosciuti nei fotogrammi e soprattutto il figlio sospettato è stato trovato in possesso del bancomat da cui effettuava i prelievi. A questo punto N.M. è stato convocato in caserma e al termine delle formalità di rito è stato denunciato per truffa e indebito utilizzo di carta di credito. Non è dato sapere il clima familiare quali sviluppi avrà dopo questa scoperta. Di fronte agli investigatori dell'Arma che gli contestavano i reati l'indagato non ha battuto ciglio limitandosi a dire di avere il vizio del gioco. Nei prossimi giorni dal Messico dovrebbe arrivare la vittima di questa triste storia, dovranno essere chiarite molte cose per tentare in qualche maniera di salvare una situazione familiare ormai deteriorata. La filiale dove la vittima ha il conto corrente non avrebbe avvisato il legittimo proprietario dei reiterati ammanchi maturati in pochi mesi e che di fatto hanno messo in ginocchio un onesto professionista.
Cesare Arcolini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino