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BORGO VENETO (PADOVA) - Un incidente dagli esiti mortali si è verificato alle 19.15 di oggi, lunedì 19 febbraio, nel centro di Santa Margherita d’Adige, località di Borgo Veneto. Per le conseguenze di una fuoriuscita autonoma, probabilmente provocata da un malore fatale, ha perso la vita un imprenditore 56enne della vicina Bresega di Ponso, Andrea Finco. In via Umberto I, luogo del fatto, sono intervenuti i soccorritori del Suem: nonostante i tentativi di rianimazione, non c’è stato nulla da fare. Andrea Finco lascia il fratello Valentino, suo socio in affari.
L'incidente: il malore e lo schianto contro il palo
Mancavano pochi minuti prima del rientro a casa: Andrea Finco procedeva da Santa Margherita d'Adige in direzione Bresega. Stando a quanto si apprende, poco dopo aver svoltato alla rotonda che porta verso la chiesa di Santa Margherita, Finco sarebbe stato colto da un malore, perdendo immediatamente i sensi alla guida.
La chiamata ai soccorsi è stata immediata. Nel giro di pochi minuti, sono giunti sul posto i soccorritori del Suem partiti dal pronto soccorso di Schiavonia. Per estrarre l'uomo dall'abitacolo della Bmw, è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Este, arrivati con un mezzo. Il personale medico ha tentato in tutti i modi di rianimare Andrea Finco, ma le condizioni dell'uomo non hanno fin da subito lasciato spazio a speranze: poco dopo, ne hanno constatato il decesso. Sul posto è arrivato anche il sindaco di Borgo Veneto, Michele Sigolotto, che si è attivato per il ripristino dell'illuminazione pubblica. I rilievi di rito sono stati effettuati dai carabinieri dell'aliquota radiomobile di Este e della stazione di Boara Pisani. La viabilità è stata ripristinata in tarda serata.
Andrea Finco, chi era l'imprenditore di 56 anni
Andrea Finco era residente in via Chiesa di Bresega, nella sua Ponso. Non era sposato e non aveva figli e, dopo la morte dei genitori, viveva solo. Lavoratore instancabile e grande appassionato di elettronica, gestiva assieme al fratello Valentino la società Xeltech, che si occupa della realizzazione di materiale per l'illuminazione. Il sindaco Matteo Chiodin lo conosceva bene: «Sono molto addolorato dalla notizia dell'improvvisa morte di Andrea. Era una gran brava persona e mi capitava di fargli visita al capannone, perché lì vicino abita un mio amico falegname. Sempre cordiale e disponibile, quando mi vedeva si fermava, mi salutava e mi invitava a bere un caffè da lui. Ricordo la sua affabilità e laboriosità».
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