Performance da terzo posto, bellezza ed entusiasmo da medaglia d’oro. Comunque vada sarà un successo, si dice. Per Mel il successo è gigante. Perché...
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DAVANTI ALLA TV
Mel ha passato i gironi eliminatori a inizio novembre. E sabato sera si è giocata la finale, assieme ad altre 19 località italiane (praticamente, una per regione). Dalla sua, aveva il supporto di tutti i bellunesi, sintonizzati su Rai 3 e con il telefonino in mano pronto per il televoto. Anche degli zumellesi che si sono ritrovati a Palazzo delle Contesse per guardare insieme il programma. E ovviamente, per tifare insieme, come si fa di solito con le partite della Nazionale. Anzi, di più: perché quando è stato il momento del televoto, la sala è diventata un gruppo ultras organizzatissimo. Cellulari e sms al posto dei cori e delle bandiere da stadio. «Ci hanno seguito anche i nostri emigranti dall’estero - dice il sindaco, Stefano Cesa -. Io ero fuori a cena con tutti i volontari di Mele a Mel. Quando abbiamo saputo che eravamo passati in semifinale, ci siamo precipitati tutti a Palazzo delle Contesse».
LA SORPRESA
Non solo semifinale. Ma terzo posto (e seconda piazza, guardando solo il punteggio del televoto). All’annuncio, a Mel è scoppiata la festa. «Nessuno se l’aspettava - commenta il sindaco -. Siamo rimasti tutti increduli. Ma evidentemente perché abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni la bellezza del nostro borgo e la diamo quasi per scontata». Invece non c’è nulla di scontato nella bellezza di Mel: il centro storico, le bellezze naturali, il paesaggio di contorno, il Castello di Zumelle... «Tutti sono rimasti colpiti in maniera positiva: la nostra cittadina è piaciuta a molti, anche tra i rappresentanti delle altre località finaliste», spiega Alberto Fornasati, che sabato sera era negli studi televisivi di Rai 3, in diretta, come rappresentante di Mel. «Credo che a colpire - prosegue - sia stata l’originalità: tanti borghi hanno più o meno la stessa struttura. Mel invece è un salottino borghese in centro, con splendidi paesaggi a fare da cornice. Questo è stato riconosciuto da tutti. Dobbiamo vederlo come un punto di partenza».
IL FUTURO
Già: il terzo posto al “Borgo dei Borghi” non è il punto di arrivo. O meglio, arriva dopo anni e anni di lavoro congiunto tra amministrazione comunale, associazioni, Pro Loco, volontariato, commercianti e cittadini. Prima la bandiera arancione del Touring Club, poi l’iscrizione al club dei “Borghi più belli d’Italia” e adesso la certificazione del contest di Rai 3. «Ma la sfida vera viene adesso - dice Cesa -. Dobbiamo coltivare questi risultati, che dimostrano la qualità del nostro territorio. Dobbiamo continuare su questa strada e migliorare sempre di più i servizi turistici. L’accoglienza ma non solo». «Deve essere una spinta quotidiana verso il turismo - conferma Fornasati -, non sporadica. In trasmissione ho giocato un po’ sull’allegria, dicendo che bisognava votare Mel perché c’è gente allegra. Dobbiamo iniziare a essere più contenti di quello che abbiamo. Il primo investimento da fare è sul sorriso».
NON SOLO MEL
Ma non c’è solo Mel. A beneficiare del successo zumellese sarà tutta la Valbelluna. A patto che sappia muoversi in maniera coordinata. L’offerta turistica, del resto, deve spaziare anche oltre Mel. «Abbiamo potenzialità enormi - conclude Cesa -, facciamo squadra tra la Sinistra Piave e la Valbelluna tutta».
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Il Gazzettino