FOLLINA - Abitazioni allagate, vigneti sradicati, frane, famiglie isolate. Bomba d'acqua ieri sera, martedì 9 giugno, a Follina e nelle zone limitrofe: sono stati...
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Nella zona di Col e di Farrò interi vigneti sono stati portati via dalla furia dell'acqua che correva come un fiume in piena lungo il crinale della collina.
«Siamo davvero in emergenza, una parte del territorio comunale è in ginocchio». così il sindaco Mario Collet intervenuto subito ieri sera, martedì 9 giugno, insieme agli uomini della proptezione civile. Alle 21 un fortissimo nubifragio si è abbattutto sulla frazione di La Bella, il torrente Vallalta è esondato provocando l'allagamento del complesso residenziale, sott'acqua anche un bar, il "Mi&Ti". Tre scantinati sono ancora allagati, distrutte le auto dei condomini.
Il maltempo ha interessato anche Tarzo e Cison di Valmarino, dove si sono registrate frane che hanno provocato la chiusura di alcune strade. Difficile la situazione a Farra di Soligo dove l'asilo e le scuole di Soligo sono nuovamente finite sott'acqua. A Pieve di Soligo sorvegliato speciale il fiume Soligo che ormai sta sfiorando l'argine.
Sul Monte Grappa invece, in corrispondenza della località Cornosega, è stata segnalata questa mattina, mercoledì 10 giugno, una frana per la quale è già partito un intervento di monitoraggio e messa in sicurezza. Continua lo stato di allerta e di monitoraggio su tutto il territorio provinciale fino a quando l'emergenza maltempo di questi giorni non si sarà esaurita. «La Provincia è come sempre in prima fila per la prevenzione e la risoluzione dei danni da maltempo - spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - il monitoraggio prosegue soprattutto nella zona della Pedemontana e del Grappa, coi nostri uomini che lavorano giorno e notte assieme a protezione civile, vigili del fuoco, carabinieri e anche ditte private in supporto alla cittadinanza. Ci auguriamo che per l'inizio della settimana prossima l'allerta possa rientrare e raccomandiamo ai trevigiani la massima prudenza in strada». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino