La sede della Lega ad Ala, nel Trentino meridionale, è stata presa di mira nella notte. Un boato e sono andati in frantumi alcuni vetri. Proprio la sede del partito...
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«Ho sentito il commissariato del governo e la questura e mi dicono che i due responsabili sono stati identificati e denunciati». Così il governatore del Trentino, Ugo Rossi, per l'atto vandalico contro la sede della Lega ad Ala. «Auspico e chiedo la massima durezza - aggiunge -. Non è possibile che ciclicamente qualcuno di certi ambienti faccia le solite cose.
«Sono cose da deficienti patentati, lo voglio dire proprio così». Ha sottolineato il governatore del Trentino, Ugo Rossi. «Sono un competitor della Lega - aggiunge Rossi (Patt), che si è ricandidato - ma oggi avrò modo di passare ad Ala per esprimere la mia solidarietà. Sarò la per un convegno sull'armistizio, per parlare di pace».
IL COMMENTO DI SALVINI: «SONO STATI GLI ANARCHICI»
«Bomba carta nella notte contro una sede della Lega ad Ala, in provincia di Trento. Sono stati gli anarchici. Sono orgoglioso delle forze dell'ordine e dei nostri straordinari militanti che hanno già ripulito. Certi soggetti hanno capito che dopo decenni anche i Trentini vogliono voltare pagina e reagiscono con la violenza, ma non fermeranno il nostro sorriso e il cambiamento. Oggi pomeriggio sarò in Trentino Alto Adige per abbracciare tutti». Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini. «Se pensano di fermarci così, si sbagliano», ha detto Salvini, e ancora:«Tra pochi giorni il centrosinistra dovrà fare i bagagli, e la Lega dopo il Friuli, il Veneto e la Lombardia governerà anche il Trentino».
«Noi non saremo mai dalla parte delle bombe; la nostra condanna per la bomba carta esplosa davanti ad una sede della Lega in Trentino è tanto più forte quanto più forte è la nostra avversione alle idee della Lega. Ma la battaglia politica si fa contrastando le idee che non condividiamo con idee e proposte migliori, sbugiardando le false promesse e i gravi errori, o i danni che si procurano al paese: mai con la violenza». Lo dichiara Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd.
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Il Gazzettino