MONFUMO - Dopo la paura, lo sconcerto. Perché Simone Rech mai si sarebbe aspettato che ad architettare l'attentato in grado di mettere a rischio la sua vita e quella...
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«Sono molto sorpreso - ammette il giovane imprenditore vitivinicolo - ma questa persona (si riferisce al prozio, senza mai nominarlo) non ha mai fatto parte della mia cerchia ristretta. Sono almeno 15 o 20 anni che non lo vedo. Sapevo che c'erano delle tensioni in famiglia, ma non così forti da destare sospetti». Simone Rech, all'indomani dell'esplosione che gli ha distrutto la porta di casa (un ordigno bellico della prima guerra mondiale riempito di esplosivo), aveva ipotizzato che qualche concorrente potesse essere stato mosso dall'invidia. «Fosse così mi dispiacerebbe molto» aveva detto, sottolineando però di non aver mai fatto un torto a nessuno e di non aver mai avuto nemici...
Il Gazzettino